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Il Covid blocca i matrimoni, in Italia nel 2020 celebrati il 47,4% in meno

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Finchè Covid non ci separi. O almeno finche la pandemia non ci permetterà di prometterci amore eterno. I dati sui matrimoni in Italia nel 2020 sono in calo: -47,4%. Lo si legge nel Report Istat “Matrimoni, unioni civili, separazioni e divorzi- anno 2020”. In calo le nozze con rito religioso ed i primi matrimoni, -52,3%. In calo anche le seconde nozze, ma in maniera più contenuta, il 28,6% in meno.

Sono varie le cause, e nel Report dell’Istituto di Statistica si legge che “La battuta d’arresto si osserva a partire da marzo 2020 con picchi ad aprile e maggio proprio per via delle pesanti restrizioni imposte dalla pandemia. Alcune misure di contenimento, come il divieto di assembramenti, ed il numero massimo di persone in caso di eventi, hanno comunque riguardato l’intero anno 2020 e si sono protratte nel 2021. Ulteriori elementi a sfavore delle nozze si sono aggiunti, via via, a seguito del dispiegarsi degli effetti sociali ed economici indotti dalla crisi sanitaria”.

A livello territoriale, il calo più pronunciato si è registrato nel Mezzogiorno (-54,9%) rispetto al Centro (- 46,1%) e, soprattutto, al Nord (-40,6%). Il motivo è molto semplice e si può cercare anche nel luogo comune, ovvero le diverse tipologie di celebrazioni e festeggiamenti e il livello di partecipazione che in genere contraddistinguono le tradizioni del nostro Paese.

Il primo anno post picco pandemico sta facendo rialzare la curva. Per i primi nove mesi del 2021 i dati provvisori indicano, rispetto allo stesso periodo del 2020, un raddoppio dei matrimoni, ma la ripresa non è sufficiente a recuperare quanto perso nell’anno precedente.

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