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Il divorzio da Bruxelles indebolisce il Regno Unito al voto

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Londra – Sono definitivi i dati del voto nel Regno Unito. Il partito conservatore della premier Theresa May, fautore della “hard Brexit” non ha raggiunto la maggioranza assoluta in Parlamento. Si è fermato a 318 seggi con una perdita di 12 deputati rispetto alle passate competizioni. Balzo in avanti invece dei laburisti guidati da Jeremy Corbyn che ha vinto in 261 collegi, guadagnandone +24 sulle precedenti. “Cittadinanza ai tre milioni di europei residenti in Inghilterra” le sue promesse in campagna elettorale. Non avendo, però, nessun partito superato la soglia dei 326 seggi sarà necessario un governo di coalizione. Theresa May è stata già ricevuta dalla regina Elisabetta: “Formerò un nuovo esecutivo per attuare la Brexit e mantenere il Paese sicuro”, queste le sue prime parole, dopo aver annunciato i suoi alleati che saranno i dieci parlamentari dell’Unione neoirlandese. L’unica certezza che emerge dal risultato del voto in Uk è la spaccatura dell’opinione pubblica inglese che con molta probabilità non è più molto convinta della scelta fatta sul divorzio da Bruxelles. 

E la prospettiva di un governo debole in Gran Bretagna (328 su 326) ha tirato giù la Sterlina. Rispetto al dollaro è scesa a 1,265 (-1%). Stessa sorte nei confronti dello yen giapponese scambiato a 139,8 con un -0,8%. L’euro ottiene l’incremento maggiore con un +1,08% rispetto alla moneta inglese: un euro vale 0,88 pound.

Madrid – Il governo regionale della Catalogna continua a sfidare quello centrale di Madrid. Il presidente catalano Puigdemont ha annunciato al 1° ottobre la data del referendum per l’indipendenza. Immediata la reazione del governo che lo ha dichiarato incostituzionale. “Il primo ottobre in Catalogna non si celebrerà nessun referendum illegale”, ha chiosato il portavoce del premier Mariano Rajoy.

Bruxelles – La Commissione per le Libertà civili del Parlamento europeo ha votato l’introduzione di nuove norme per contrastare le cosiddette droghe legali. Si tratta di sostanze energizzanti, semi, piante e funghi allucinogeni che sfuggono con sempre più frequenza al controllo della legge. Gli eurodeputati hanno proposto l’introduzione di un regolamento che sanzioni il traffico di queste sostanze “legal high” e un monitoraggio più rapido da parte dell’Agenzia europea sulla loro pericolosità.

Strasburgo – L’agenda politica della prossima settimana a Strasburgo. Il Parlamento europeo si riunirà in plenaria da lunedì 12 giugno a giovedì 15. I principali temi all’ordine del giorno: il passo indietro degli Usa sugli accordi sul clima e il divario pensionistico tra uomini e donne che nella Ue sfiora il 40%. Inoltre, vista del Consiglio europeo del 22 e 23 giugno, gli eurodeputati prepareranno le discussioni su immigrazione, sicurezza e difesa.

Gr Europa

                         

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