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Il Regno Unito cambia leader: è il giorno della staffetta Johnson-Truss

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“Questo è tutto, gente!”. Si è congedato così davanti ai giornalisti e alla Nazione Boris Johnson che ha parlato all’esterno di Downing Street, prima di volare verso Balmoral per rassegnare le sue dimissioni direttamente alla Regina Elisabetta, rimasta in Scozia per i suoi persistenti problemi di mobilità.

In attesa di un suo ritorno, che molti pensano stia già preparando, oggi Johnson ha dato il suo addio in abito grigio e cravatta celeste e non ha perso l’occasione per elencare tutti quelli che lui considera i “suoi successi”: “il programma di vaccinazione anti Covid più veloce d’Europa, la Brexit, il trionfo elettorale del 2019, il sostegno all’Ucraina e l’opposizione a Vladimir Putin che si illude di poter ricattare i britannici, tutto abbiamo fatto per l’economia”. E ancora: ” la “sicurezza nelle strade e l’impegno in nuove centrali di energia nucleare”, “la costruzione di decine di nuovi ospedali” anche se sanità pubblica è in grave difficoltà in questo momento, “la convergenza tra esecutivo e capitalismo”. “Ma questa – ha aconcluso Johnson – è una corsa a staffetta, ora tocca a Liz Truss che ha tutto il mio sostegno e quindi ora passerò il testimone. Anche perché qualcuno ha cambiato le regole in corsa…”.

Insomma un elenco bello consistente per perorare ancora una volta la sua causa e puntare il dito contro il suo partito e i deputati che lo hanno sfiduciato il 7 luglio scorso per la vicenda ‘Partygate’. Poi in un moto di malinconica rassegnazione ha aggiunto: “è andata così e non possiamo farci più niente. Abbiamo tempi difficili di fronte” a causa dell’inflazione e della spirale dei prezzi e quindi “è il momento di sostenere tutti Liz Truss”.

Esordio non facile per la Truss, che inizia il suo mandato il 57% di preferenze ottenute dagli iscritti al partito conservatore contro Rishi Sunak. Si tratta del margine meno ampio della storia delle “primarie” tory e anche i deputati conservatori sinora si sono schierati in maggioranza con l’ex Ministro delle Finanze.

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