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Il ruolo della Cina nella guerra in Ucraina

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La guerra in Ucraina continua da 407 giorni senza conoscere sosta. Il presidente francese Emmanuel Macron è volato in Cina per incontrare il suo omologo Xi Jinping con l’intento di affrontare dapprima il tema legato al nucleare, e poi quello inerente una possibile trattativa per la pace definitiva. I due leader hanno espresso compatti la loro contrarietà all’uso delle armi nucleari chiedendo colloqui di pace tra Russia ed Ucraina “il prima possibile”. Il presidente francese ha investito la Cina di un ruolo fondamentale: mediatrice di pace. Macron, infatti, ha dichiarato di contare su Pechino per riportare la Russia alla ragione, perché può avere un ruolo vitale per la pace.

Da Mosca intanto Putin fa sapere che l’obiettivo primario è quello di spingere le truppe ucraine ad una distanza tale che non possano provocare nessun danno e assicurare che non ci siano più bombardamenti nel Donbass, la regione del sud-est dell’Ucraina in parte occupata dai militari russi. In queste ore, così come in questi 407 giorni di guerra senza sosta, i leader mondiali hanno espresso le loro posizioni in merito alle evoluzioni della guerriglia in atto.

La presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen ha riferito in queste ore durante una conferenza stampa che ha incoraggiato il presidente Xi Jinping a contattare il presidente dell’Ucraina Zelensky. La presidente Von der Leyen ha poi aggiunto che è stato interessante sentire che il presidente Xi Jinping ha ribadito la sua disponibilità a parlare con l’omologo Zelensky quando i tempi e le condizioni saranno più opportuni. Nel corso della conferenza stampa ha poi ribadito che le spedizioni di armi dalla Cina alla Russia nuocerebbero significativamente ai rapporti tra Bruxelles e Pechino, perché “assistere un aggressore sarebbe contrario al diritto internazionale”. Precisamente questo l’avvertimento che la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha riferito al presidente Xi Jinping.

La Cina, ha aggiunto, ha la responsabilità di usare la sua influenza nei confronti della Russia, e dell’Unione Europea conta sulla Cina per arrivare a questo ambito obiettivo. Con queste parole ha sottolineato ancora una volta il fondamentale ruolo di mediatrice di pace che i leader mondiali hanno attribuito alla Cina di Xi Jinping. Il leader della Cina, dal canto suo, ha invitato la comunità internazionale a mantenere una moderazione razionale ed evitare di intraprendere azioni che possano aggravare la crisi o portarla fuori controllo.

Il presidente Xi Jinping ha sottolineato che “bisogna rispettare rigorosamente il diritto internazionale umanitario, astenersi dall’attaccare civili e strutture civili e proteggere donne, bambini e altre vittime di conflitti”. Se le parole della Von der Leyen lasciano ben sperare, così come le dichiarazioni propositive del leader cinese Xi Jinping, le dichiarazioni del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ai giornalisti, ricatapultano il mondo intero nel buio della guerriglia: “La Cina ha un potenziale di mediazione molto efficace e impressionante, e i recenti successi diplomatici di Pechino lo hanno dimostrato in modo eloquente. Ma la situazione con l’Ucraina è ancora difficile, per ora non ci sono prospettive per una soluzione pacifica”. Il portavoce russo ha commentato proprio con queste parole, le recenti dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron, secondo cui gli sforzi di Pechino potrebbero aiutare a risolvere pacificamente la crisi ucraina.

Sul tema della pace definitiva e delle tappe per arrivare a questo obiettivo, si è espresso anche Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, attraverso un messaggio su Twitter :”La base per un vero negoziato con la Federazione Russa è il ritiro completo dei gruppi armati russi oltre i confini riconosciuti internazionalmente dall’Ucraina nel 1991. Compresa la Crimea. Non c’è alcuna questione di concessioni territoriali o di contrattazione dei nostri diritti sovrani”.
Passi in avanti vengono registrati verso la pace, ma ancora si sta attraversando una strada lunga e tortuosa.

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