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In Islanda il Parlamento sarà composto da una maggioranza di donne. In Svizzera sì ai matrimoni civili

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Giornata alle urne per i paesi europei. Mentre la Germania cambia guida dopo 16 anni di Angela Merkel, a votare sono stati chiamati anche gli aventi diritto islandesi e svizzeri.

Nell’isola vulcanica è stato raggiunto un risultato storico, e finora unico. Il Parlamento sarà infatti composto principalmente da donne, il 52,3%. Stando ai risultati definitivi, sui 63 seggi dell’assemblea nazionale, 33 saranno occupati da rappresentanti femminili. E’ la prima volta che succede in Europa: fino ad ora, infatti, il primato in questo ambito è spettato alla Svezia, con il 47% di donne parlamentari.

Gli elettori svizzeri sono stati invece chiamati alle urne per approvare o meno il referendum “Matrimonio civile per tutti”. Secondo le prime proiezioni ufficiali diffuse, gli svizzeri lo hanno approvato: a votare “sì” è stato il 64% della popolazione. Le unioni civili già registrate si potranno trasformare poi in nozze, garantendo anche diritti come l’acquisizione della cittadinanza, se uno dei componenti della coppia fosse straniero. Il fronte del “No” era sostenuto da un trio di partiti nazionalisti e conservatori.

In realtà, le nozze omosessuali erano state approvate in parlamento già lo scorso anno, ma i partiti conservatori avevano raccolto abbastanza firme per rimettere in discussione la legge. Dunque la Svizzera si allinea alle legislazioni di Francia, Germania, Austria, Spagna, Paesi Bassi e Regno Unito.

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