ART News

Agenzia Stampa per emittenti radiofoniche

Inchiesta Visibilia, cambia uno dei legali della Ministra Santanchè. Prima udienza verso il rinvio

2 min read

Potrebbe finire con un rinvio l’udienza del caso Visibilia fissata per domani, 26 marzo, e dedicata al filone della presunta truffa all’Inps che vede coinvolta la ministra del Turismo Daniela Santanchè. Nel collegio difensivo della senatrice di FdI infatti – accanto a Nicolò Pelanda – entra l’avvocato Salvatore Pino, che sostituisce il legale Salvatore Sanzo e ha preannunciato al giudice una richiesta di “termini a difesa” per studiare il procedimento. Un’istanza su cui domani dovrà decidere la Gup Tiziana Gueli e che, quindi, potrebbe portare a un rinvio.

Domani, dunque, la Gup Tiziana Gueli dovrebbe limitarsi ad accogliere la richiesta dell’avvocato Pino di rinvio dell’udienza preliminare per studiare gli atti, preannunciata oggi alla giudice, e poi fissare un’altra data per la prosecuzione del procedimento. Nell’udienza, fissata per domani mattina alle 11, comunque non si sarebbe arrivati alla decisione sul rinvio a giudizio o meno della ministra del Turismo e degli altri imputati. Dopo che la Cassazione ha stabilito che il procedimento resta a Milano per competenza territoriale, infatti, è ancora aperta la fase delle questioni preliminari e i difensori potrebbero sollevarne altre. Poi, la parola passerà ai pm Marina Gravina e Luigi Luzi che ribadiranno la richiesta di processo e infine parleranno la parte civile Inps e le difese. Serviranno, dunque, almeno altre due udienze prima di arrivare a decisione.

Secondo i pm, la senatrice di FdI, il compagno Dimitri Kunz e Paolo Giuseppe Concordia, collaboratore esterno con funzioni di gestione del personale di Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria sarebbero stati consapevoli di aver richiesto e ottenuto “indebitamente” la cassa integrazione in deroga “a sostegno delle imprese colpite dagli effetti” della pandemia Covid per 13 dipendenti per oltre 126mila euro. A Santanchè, così come agli altri due, viene imputato dai pm di aver “dichiarato falsamente” che quei dipendenti fossero in cassa “a zero ore”, mentre invece svolgevano le “proprie mansioni” in “smart working”. Visibilia Editore ha già chiesto di patteggiare e le due società del gruppo hanno già risarcito l’Inps.

Autore

Facebook
X (Twitter)