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India, crollo del ponte nel Gujarat: sale a 141 il bilancio delle vittime

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È salito ad almeno 141 morti il bilancio – provvisorio – del crollo del ponte pedonale sospeso sul fiume Machchhu nello Stato del Gujarat, in India. Al momento del crollo, sul ponte, secondo le autorità locali, c’erano circa 400 persone. Il ponte, lungo oltre 230 metri, era sorretto da cavi d’acciaio. Ma è crollato improvvisamente facendo precipitare decine di uomini, donne e bambini in acqua. In questi giorni in India si celebra il Diwali, una delle più importanti feste religiose che simboleggia la vittoria del bene sul male.

Sarebbe stato proprio l’eccessivo peso a far cedere la struttura. Il governo del Gujarat descrive il ponte come “una meraviglia dell’ingegneria costruita all’inizio del secolo” scorso. Si tratta un’attrazione turistica che dall’inizio dell’anno era stata sottoposta a restauro. Un restauro concluso mercoledì, quando il ponte era stato riaperto al pubblico. E secondo l’emittente locale Ndtv l’accesso era stato permesso nonostante mancasse ancora un certificato di sicurezza.

Negligenza, dunque, alla base dei fatti. Il primo ministro Narendra Modi, dopo la tragedia, si è detto “profondamente addolorato” e ha annunciato un risarcimento per le vittime e i feriti nell’incidente. Secondo quanto ha fatto sapere il suo ufficio, “ha chiesto che la situazione sia monitorata da vicino e continuamente e le autorità estendano tutto l’aiuto possibile alle persone colpite”.

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