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Ingegnere informatico trovato morto ad Amsterdam, si indaga per omicidio

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È giallo sul caso di Paolo Moroni, l’ingegnere informatico di 42 anni trovato morto nella sua casa di Amsterdam. L’uomo era tornato da appena una decina di giorni nella capitale olandese dopo aver passato un lungo periodo in modalità smart working, dalla sua casa di origine in provincia di Roma ad Allumiere. I suoi familiari lo cercavano da alcuni giorni e non riuscivano ad avere notizie sul suo conto. Quando la polizia è arrivata nell’appartamento lo ha trovato cadavere.

Difficile ora ricostruire in quale contesto sia maturato il decesso, ma le forze dell’ordine olandesi stanno indagando per omicidio, per il momento contro ignoti. Di questo avviso è anche l’avvocato della famiglia Moroni secondo cui la soluzione del rebus potrebbe essere vicina: “Si è trattato sicuramente di un omicidio. Al momento la polizia olandese è molto chiusa – spiega -. Questo ci fa supporre che siano vicini ad individuare il responsabile”.

I familiari della vittima intanto non riescono a darsi una spiegazione valida. A chi indaga hanno assicurato che Paolo al telefono “era tranquillo”, nessun motivo che avesse destato preoccupazione. E nessuna ombra nel passato dell’ingegnere informatico che possa alimentare supposizioni. Parallelamente alle attività della polizia olandese per fare luce sul caso, in Italia l’indagine è stata affidata ai carabinieri di Civitavecchia e presto dovrebbe anche arrivare un fascicolo sul tavolo della procura di Roma.

Oggi la famiglia di Paolo Moroni è volata in Olanda per seguire da vicino le indagini sul suo decesso e fornire ulteriori indicazioni agli investigatori. “Siamo distrutti, è stato un fulmine a ciel sereno, una vera tragedia”, sono state le parole di Antonio Pasquini, sindaco di Allumiere, dove la famiglia Moroni è molto conosciuta.

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