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Israele colpisce edifici civili a Gaza, la Jihad tuona: è stata lanciata una guerra

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Sale la tensione in Medio Oriente. Secondo fonti militari l’aviazione israeliana ha colpito diversi obiettivi nella Striscia di Gaza, compresi un appartamento a Bourj Falastin e un edificio di dieci piani destinato a uffici situato nel pieno centro di Gaza City. Sempre secondo fonti dell’aviazione, Israele ha colpito anche un obiettivo a Khan Yunes, nel sud della Striscia. Una postazione della Jihad islamica è stata colpita a Beit Kahya, nel nord della Striscia, nell’ambito di quella che è stata battezzata operazione “Breaking Dawn”.

Già nelle scorse ore l’esercito israeliano aveva deciso di rinforzare lo schieramento delle sue truppe intorno alla Striscia di Gaza. Il premier Yair Lapid aveva incontrato gli ufficiali di sicurezza nel quartier generale dell’esercito a Tel Aviv, decidendo di potenziare la divisione di Gaza con artiglieria, fanteria, truppe corazzate e forze speciali.

L’ombra della guerra. La Jihad islamica tuona: “Il nemico ha lanciato una guerra contro il nostro popolo. Noi tutti dobbiamo difenderci, non consentiremo al nemico di continuare i suoi sistematici tentativi di colpire la resistenza armata”. La dichiarazione dopo l’attacco è anche dopo la cattura il 3 agosto di Bassen a-Saadi, leader della Jihad islamica in Cisgiordania. La Jihad aveva minacciato: “Israele è responsabile della sua vita. Pagherà un duro prezzo se dovesse diventare un martire”.

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