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Istat: cala ancora la produzione italiana

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Nuovo calo della produzione italiana registrato a novembre quando si è rilevata una discesa del 2,6% rispetto allo stesso mese del 2017. Il dato diffuso dall’Istat mostra anche una diminuzione dell’1,6% rispetto a ottobre.

L’indice destagionalizzato mensile mostra un aumento congiunturale solo nel comparto dell’energia (+1,0%); variazioni negative registrano, invece, i beni intermedi (-2,4%), i beni strumentali (-1,7%) e i beni di consumo (-0,9%). Nella media dei primi undici mesi dell’anno la produzione è cresciuta dell’1,2% rispetto all’anno precedente.

Le maggiori flessioni si rilevano nell’industria del legno, della carta e stampa (-10,4%), nell’attivita’ estrattiva (-9,7%) e nella fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-6,7%). Su base annua gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano una moderata crescita solo per i beni di consumo (+0,7%); diminuzioni rilevanti si osservano, invece, per i beni intermedi (-5,3%), per l’energia (-4,2%) e, in misura più contenuta, per i beni strumentali (-2,0%).

I settori di attività economica con variazioni annue positive sono; le industrie alimentari, bevande e tabacco (+2,7%), la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+1,3%) e le altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (+1,1%).

Commentando il dato, l’Istat segnala come le tendenze negative emerse a novembre “potrebbero risultare amplificate da un effetto ‘ponte’ connesso con il posizionamento nel calendario della festività del primo novembre”. Comunque, conclude l’istituto, “la flessione congiunturale su base trimestrale risulta solo lievemente negativa, confermando un quadro di complessiva debolezza dei livelli di attività industriale nel corso del 2018”.

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