ART News

Agenzia Stampa per emittenti radiofoniche

Italia invasa dalle zanzare. Le regioni più colpite sono Campania e Lombardia

2 min read

Secondo quanto affermano gli scienziati quest’anno c’è stato un aumento esponenziale delle zanzare rispetto alla scorsa estate. La Lombardia vede una crescita del 27%, con circa 2 milioni di esemplari solo a Milano, mentre la Campania addirittura del 50% in più.

“L’inverno trascorso è stato molto più caldo del solito, con circa 3 gradi in più rispetto agli anni passati – spiega Claudio Venturelli, entomologo del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Firenze -. Questo ha fatto sì che le zanzare non venissero distrutte per il freddo come avviene di solito. Molte uova, dunque, sono sopravvissute, le larve sono riuscite a schiudersi in primavera e ora popolazioni di zanzare adulte stanno invadendo i nostri territori”.

Insomma, l’alta temperatura e la presenza di acqua hanno permesso alle uova di schiudersi, ma un modo per impedire la loro rinascita all’interno dell’area domestica c’è. “Bisogna togliere sottovasi, annaffiatoi, piscinette per bambini, tutto quello che può contenere un ristagno d’acqua – sottolinea Venturelli -. Senza dimenticare le zanzariere”. Ma se oltre al fastidio si temeva che le zanzare potessero trasmettere anche il Covid-19, non c’è da preoccuparsi, perché l’incognita è stata, recentemente, risolta.

Tra le oltre 70 specie di zanzare presenti in Italia, la più pericolosa è sicuramente quella tigre. La sua presenza è molto diffusa in alcune regioni del Sud Italia, come la Puglia e la Calabria. Discorso simile anche per le isole. Al Nord invece le regioni più colpite risultano essere la Lombardia e l’Emilia-Romagna. I fastidiosi insetti sono attratti dalla luce e dalle emissioni di CO2 degli organismi. Ma un ruolo fondamentale viene giocato sicuramente anche dal comportamento dell’uomo. Negli ultimi anni le zanzare sono comparse in zone dove prima non c’erano. Basti pensare al sistema delle risaie ‘’in asciutta’’ introdotto nelle distese pianeggianti, dove l’acqua viene tolta per poi essere rimessa, favorendo comunque la nascita delle larve. Un metodo questo che aumenta la pulizia chimica delle risaie, ma che limita la riproduzione dei predatori delle zanzare, come libellule e girini.

Autore