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Ius soli. Bagarre della Lega in Senato. La ministra Fedeli spintonata va in infermeria

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È bagarre al Senato per la discussione dello Ius soli, il diritto cioè di avere la cittadinanza italiana per chi nasce nella penisola. Il Senato accelera la discussione, ha infatti detto sì all’inversione dell’ordine del giorno dei lavori e incardinato lo ius soli prima del voto sulle pregiudiziali di costituzionalità del decreto vaccini.

Grandissime proteste della Lega che hanno raggiunto i banchi del governo con cartelli con la scritta “No allo Ius soli” e “No invasione” e il presidente del Senato Pietro Grasso ha dovuto espellere dall’emiciclo il leghista Raffaele Volpi. Visto però che Volpi non voleva uscire dall’emiciclo, per far sì che si applicasse la norma di Regolamento che avrebbe comportato la sospensione della seduta, il presidente Grasso per evitare lo stop dei lavori ha revocato l’ espulsione di Volpi chiamandolo comunque a rispondere “nelle sedi competenti” per l’accaduto.
Anche il capogruppo Gianmarco Centinaio che si è seduto accanto alla ministra Fedeli è stato allontanato di peso dai commessi mentre lui si attaccava ai banchi per non essere portato via.

Durante le proteste la ministra della Scuola Valeria Fedeli è stata medicata nell’infermeria del Senato, spintonata, secondo alcuni esponenti Dem presenti nell’emiciclo, dagli esponenti leghisti durante le proteste. Secondo quanto si apprende le sarebbero stati messi di cerotti e le sarebbero stati somministrati degli antidolorifici.

La ministra è stata raggiunta al telefono dall’ex premier Matteo Renzi e su Twitter scrive: “Sto bene, grazie a tutte e a tutti. Non saranno i tentativi di sopraffazione a fermare una battaglia di civiltà come lo #IusSoli”.

Le parole della Finocchiaro contro il M5S. “Indecente la bagarre della Lega e il silenzio complice di M5S mentre incardiniamo lo Ius soli. Che tristezza anteporre la ricerca del consenso alla civiltà”, ha scritto suTwitter la ministra per i Rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro, dopo che la protesta dei senatori leghisti nell’Aula di Palazzo Madama ha anche impedito al presidente della Commissione Affari costituzionali di illustrare la propria relazione sul provvedimento. Già ieri Finocchiaro aveva sottolineato che l’astensione del Movimento, decisa da Grullo sul suo blog, vale come un voto contrario.

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