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Jet russo abbattutto: Erdogan “Siamo nel giusto, non ci scuseremo”

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A handout picture provided by Turkish Presidential Press Office shows Russian President Vladimir Putin (L) and his Turkish counterpart Recep Tayyip Erdogan (R) attend a press conference in the new presidential palace in Ankara, Turkey, 01 December 2014. EDITORIAL USE ONLY, NO SALES ANSA /TURKISH PRESIDENTIAL PRESS OFFICE / HANDOUT

Non si ferma lo scambio di accuse tra Russia e Turchia: “Non ci scuseremo per il jet abbattuto, la Russia non sta combattendo davvero l’Isis in Siria, sta uccidendo turkomanni, siriani e latakia” .
Queste le parole forti del Presidente turco Erdogan, il quale assicura che “il suo Paese non compra petrolio dall’Isis, contro cui conduce una lotta incontrovertibile”.

Intanto Mosca risponde con le prime ritorsioni economiche, minacciando pesanti provvedimenti a cominciare dalle rigide misure di controllo su tutto il territorio. “Nessun embargo è stato imposto – ha precisato il portavoce del Cremlino Peskov – sono state prese misure di controllo aggiuntive a causa del pericolo derivante dalle diverse manifestazioni di estremismo, una reazione naturale all’imprevedibilità della Turchia“.

Sempre più concreta l’ipotesi di sospendere i voli da e per la Turchia, con la richiesta ai cittadini russi, ora in Turchia, di rientrare per “motivi di sicurezza”.

Sulla questione si è espressa anche il Ministro della Difesa Roberta Pinotti la quale ritiene necessario, all’interno della coalizione anti-Isis, “più coordinamento per evitare altri episodi come questo”.

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