Jobs Act. Renzi e sindacati: sorprendenti punti di intesa
2 min readIl Premier Matteo Renzi, nel corso del vertice con i sindacati di Cgil, Cisl, Uil e Ugl a Palazzo Chigi conferma la continuità del bonus in busta paga e afferma:
“stiamo studiando le modalità tecniche. Il bonus da 80 euro diventerà strutturale dal prossimo anno”
Il Premier assicura che nella legge di stabilità sarà inserita una quota aggiuntiva di 1,5 miliardi per estendere gli ammortizzatori sociali. Poi la richiesta di salvare urgentemente i tre stabilimenti di Termini Imerese, l’Ilva di Taranto e l’Ast di Terni:
“Sono le tre T di cui bisogna subito occuparsi insieme”.
Parlando della legge di stabilità ha dichiarato che ci saranno due miliardi per la riduzione delle tasse sul lavoro e un miliardo per la scuola.
Renzi ha risposto anche a Susanna Camusso che ha parlato di dibattito demenziale sull’articolo 18:
Per me demenziale è che attualmente l’articolo 18 non lo abbiano sindacati e partiti politici.
continua l’incontro sul Jobs Act e licenziamenti:
Il Governo sta valutando un emendamento sul Jobs act con norme sulla rappresentanza sindacale e sull’ampliamento della contrattazione decentrata. La tutela del reintegro previsto dall’art.18 dello Statuto dei lavoratori per i licenziamenti ingiustificati resterà per quelli discriminatori ma anche per i disciplinari: previa specifica delle fattispecie.
Conclude l’incontro sostenendo che ci sono «sorprendenti punti di intesa».
Presenti questa mattina a Palazzo Chigi il sottosegretario Graziano Delrio, i ministri del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, dell’Economia Pier Carlo Padoan, della Pubblica Amministrazione Marianna Madia. Per i sindacati i leader di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Susanna Camusso, Annamaria Furlan, Luigi Angeletti e Geremia Mancini.