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Caos Juventus-Napoli, hanno perso tutti. Ora serve chiarezza per andare avanti

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Domenica di campionato caratterizzata più dalla pagliacciata totale di Juventus-Napoli che dal calcio giocato. Una pagliacciata innescata dal caos Covid, dai capricci di De Laurentiis, e dai divieti sanitari della Regione Campania.  Siamo convinti di una cosa: visto che nel nostro Paese va sempre di moda lo scaricabarile, alla fine non sapremo mai di chi sono le responsabilità di questa brutta pagina del calcio italiano. L’ennesima in tempi di coronavirus. Alla fine infatti il Napoli non è partito per Torino, mentre la Juve si è presentata regolarmente all’Allianz Stadium. Nessun rinvio della gara e a questo punto il 3-0 a tavolino in favore della Vecchia Signora scatterà automaticamente. Poi si andrà avanti a colpi di ricorsi.

Clima surreale per la partita fantasma, muro contro muro tra la Lega di Serie A e il Napoli. Pioggia, selfie, soliti riti e 30 tifosi vip sugli spalti. Bonucci, Buffon, Pirlo e Tudor si sono affacciati sul campo come sempre. Prima del match duro comunicato della Lega Calcio: “Il protocollo concordato con il governo ha regole certe. Si può giocare con alcuni casi di positività al Covid. Il rinvio delle gare può avvenire solo al verificarsi di condizioni che, al momento, non si applicano al Napoli”. La replica di De Laurentiis: “Non potevamo partire, non avevamo l’autorizzazione”. La precisazione del Cts: “La responsabilità è della Asl”.

In serata la stilettata di Andrea Agnelli. Il presidente della Juventus è stato glaciale: “Il Napoli voleva il rinvio ma il protocollo è chiaro. La Juve rispetta i regolamenti. De Laurentiis mi ha chiesto di rinviare la partita, io gli ho risposto che ci sono dei regolamenti da rispettare. Il 3-0 a tavolino? Preferisco vincere sul campo”. Ribadiamo un concetto già espresso in precedenza su queste pagine e ribadito da Agnelli: esiste un protocollo anti-Covid chiaro e le altre squadre fino a oggi, nonostante alcuni casi di positività, si sono sempre presentate.

Un protocollo peraltro aggiornato la settimana scorsa alla luce del focolaio Covid al Genoa. Senza regole per emergenze simili, è stato deciso di adottare il protocollo Uefa: in caso di un numero elevato di positività si gioca lo stesso, basta avere a disposizione 12 calciatori e 1 portiere non contagiati. In caso contrario, è stato deciso un bonus per ogni club. Bonus che il Genoa per esempio ha già usato chiedendo il rinvio di Genoa-Torino inizialmente in programma per sabato 3 ottobre.

Finora nessun’altra Asl ha vietato di disputare una partita a una compagine con alcuni calciatori positivi e in quanto tali messi in quarantena. Un esempio su tutti: il Milan con Duarte e Ibrahimovic out e in isolamento fiduciario perchè risultati positivi, ha giocato regolarmente in campionato e in Europa League. Quindi, a questo punto o viene rivisto il protocollo oppure la Serie A rischia di essere nuovamente sospesa per caos totale. Una cosa è certa, il campionato è già falsato e all’estero ridono di noi.

Fabio Camillacci

 

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