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La Bce rassicura l’economia della zona euro in crescita. Il programma di aiuti continua

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Francoforte – Segnali positivi arrivano dal sistema economico europeo. Lo ha detto oggi il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, al termine del Consiglio direttivo: “L’espansione nell’area euro continua ad essere solida e ampia, con un Pil reale in crescita nel secondo trimestre 2017 dello 0,7% su quello precedente. Il consumo privato è sostenuto da una ripresa dell’occupazione. Gli investimenti aziendali salgono”. 

L’inflazione – spia di controllo del sistema – è stata registrata a settembre 2017 all’1,5%, ancora poco sotto il livello ottimale del 2%. Per i banchieri centrali di Francoforte, come sappiamo, la stabilità dei prezzi garantisce l’innalzamento delle capacità produttive e occupazionali. Un quadro economico, dunque, quello delineato da Mario Draghi positivo ma non ancora del tutto convincente. Tanto da far, in parte, confermare le precedenti politiche di accomodamento monetario.

Nello specifico, infatti, la Bce ha deciso di  lasciare invariati i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali (il costo del denaro), sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale: rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,40%.

Invece, sul fronte delle misure non convenzionali di politica monetaria, il quantitative easing (l’acquisto di titoli di Stato) sarà modificato. Ci saranno, infatti, acquisti sino a dicembre 2017 per 60 miliardi di euro mensili, per poi passare ad un ritmo mensile di 30 miliardi di euro sino alla fine di settembre 2018 o anche oltre se necessario: “In ogni caso finchè il Consiglio direttivo non riscontrerà un aggiustamento durevole dell’evoluzione dei prezzi, coerente con il proprio obiettivo di inflazione”. Queste le parole di Mario Draghi che ha rassicurato l’economia della zona euro, aggiungendo in conclusione: “Se le prospettive diverranno meno favorevoli o se le condizioni finanziarie risulteranno incoerenti con ulteriori progressi verso un aggiustamento durevole del profilo d’inflazione, il Consiglio direttivo è pronto a incrementare il programma di acquisto di attività (PPA) in termini di entità e/o durata”.

           

     

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