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La California continua a bruciare: sale il numero delle vittime e dei dispersi

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La California continua a bruciare e sale a 25 il bilancio delle vittime e a 110 quello dei dispersi. Paura anche in alcune zone di Los Angeles, dove è in corso un’evacuazione di massa che riguarda migliaia di persone. Più di 2.200 pompieri sono impegnati a combattere le fiamme. Anche la Guardia Nazionale dello Stato sta scendendo in campo, con l’invio di 100 truppe. Paradise, cittadina californiana con 27.000 abitanti, è stata quasi interamente distrutta.

“Una distruzione catastrofica” ha commentato via Twitter il presidente americano Donald Trump, invitando la popolazione interessata ad evacuare al più presto se non vuole essere sopraffatta dal fuoco.

Ad essere assediata dal fuoco è in particolare la rinomata località di Malibù che si affaccia a sud sull’Oceano Pacifico e dove si trovano le ville di tantissimi vip. Evacuato anche il vicino campus universitario di Pepperdine. Mentre in allerta ci sono anche alcune zone a nord di Los Angeles.

Ma la situazione più grave si è finora registrata nella cittadina di Paradise, a nord di Sacramento, che conta 27 mila abitanti e andata interamente distrutta. Una soffocante cappa di fumo incombe anche sulla baia di San Francisco, rendendo in alcune zone l’aria irrespirabile per la caduta delle ceneri. 

“L’incendio più devastante della storia della California”: cosi’ i soccorritori definiscono l’inferno di fuoco che oramai da giorni si sta abbattendo sullo stato. A Los Angeles è stato anche evacuato lo zoo.

I danni causati dagli incendi sono già enormi, ammontano a decine di migliaia di dollari, e si vanno a sommare a quelli provocati dai numerosi roghi degli ultimi mesi che hanno messo in ginocchio buona parte dell’economia della California, compresa la Napa Valley famosa per i suoi vigneti e le sue cantine vinicole.

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