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La Crew Dragon attracca alla Stazione Spaziale

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Attracco puntuale e perfettamente riuscito. La capsula Crew Dragon della Space X si è agganciata, alle 12.01 ora italiana, alla Stazione Spaziale Internazionale a 27 ore dal lancio dal Kennedy Space Center, negli Stati Uniti. La lunga manovra è avvenuta in modo autonomo e il suo successo è un passo decisivo verso la capacità della Nasa di tornare a fare volare degli astronauti.

L’aggancio segna il pieno successo del primo volo di prova senza equipaggio di questa missione, chiamata Demo-1, che rientra nel programma dei voli commerciali della Nasa e che potrà restituire all’agenzia spaziale americana la capacità di trasportare uomini nello spazio. La capsula non ha avuto bisogno dell’aiuto del braccio robotico, come accade per le navette Dragon della SpaceX utilizzate come cargo. 

“E’ iniziata una nuova era”, ha esclamato felice Elon Musk, che da anni sognava di realizzare il suo sogno di conquista spaziale.

Dopo l’uscita di scena dello Space Shuttle, nel luglio 2011, gli astronauti americani ed europei possono raggiungere la Stazione Spaziale soltanto a bordo delle navette russe Soyuz. La Cina è l’altro Paese attualmente in grado di lanciare astronauti con i suoi mezzi.

Se tutto andrà bene, in luglio è prevista la missione Demo-2, che avrà i primi astronauti a bordo: due per iniziare, anche se quando funzionerà a regime la capsula potrà ospitarne sette, come faceva lo shuttle. I primi astronauti assegnati al volo Demo-2 sono Doug Hurley e Bob Behnken, mentre Victor Glover e Mike Hopkins sono assegnati alla prima missione operativa della Crew Dragon per la Stazione Spaziale.

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