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La Festa del Cinema di Roma arriva a La Nuvola di Fuksas con la commedia The Specials

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I registi Toledano e Nakache, l'ex calciatore Martin Bengtsson

 

Sole e relax in questa quarta giornata della Festa del Cinema di Roma, per essere domenica si vede poca gente in giro all’Auditorium Parco della Musica, ma questi, si sa, sono i tempi del Covid.
Molta attenzione, invece ,riceve la nuova location della Festa scelta dalla sezione dedicata ai giovani Alice nella Città: La Nuvola progettata dall’architetto Massimiliano Fuksas che per la prima volta apre al cinema. Ad inaugurare la struttura all’insegna della settima arte è stato Pietro Castellitto che, in collaborazione con il Festival di Venezia, ha presentato il suo primo film da regista I predatori, insieme a gran parte del cast. Stasera, poi, l’atteso evento di Alice, l’anterpima di The Specials – Fuori dal comune, la nuova commedia degli acclamati registi di Quasi Amici Éric Toledano e Olivier Nakache, ospiti all’Eur insieme all’attore Reda Kateb, peccato per il forfait dell’altro protagonista Vincent Cassel. The specials, ispirato ad una storia vera, parla con delicatezza e senza cliché di malattia mentale attraverso le vicende di due assistenti sociali che si occupano di ragazzi con gravi forme di autismo. Coraggiosi ed instancabili gestiscono due associazioni non propriamente in regola che ospitano quei giovani di cui il sistema sanitario nazionale non riesce a farsi carico. I registi hanno detto di essere sempre stati ispirati dalla commedia all’italiana che riesce a far sorridere nelle difficoltà. Quel mix di dramma e commedia che ha caratterizzato i lavori di Monicelli, Risi e Scola, espliciti punti di riferimento di Éric Toledano e Olivier Nakache.

All’Auditorium Parco della Musica invece si è parlato di sport e lotta alla depressione con l’ex calciatore svedese Martin Bengtsson, enfant prodige del pallone e giocatore nella Primavera dell’Inter, che ha presentato Tigers. Il film diretto da Ronnie Sandahl racconta la sua storia agonistica, ma soprattutto le sue fragilità e le difficoltà nell’affrontare troppe pressioni. Notti brave, bullismo, mancanza di supporto psicologico per i giocatori, fino alla depressione e al tentativo di suicidio. Bengtsson ne è venuto fuori, ha scritto un’autobiografia ed ora fa lo scrittore e il musicista. Il suo intento è quello di poter aiutare altri giovani che potrebbero trovarsi in situazioni simili alle sue.
Sempre all’Auditorium stasera passa anche Palm Springs – Vivi come se non ci fosse un domani. Dark comedy di Max Barbakow che reinterpreta il filone dei loop temporali.

Infine la Festa del Cinema di Roma oggi ha omaggiato Federico Fellini nel centenario della sua nascita. Al Cityplex Savoy sono stati presentati Fellinette e Fellinopolis. Il primo è un cortometraggio della nipote del maestro riminese Francesca Fabri Fellini, una favola muta che parte proprio da un disegno di Fellini, protagonsiti una bambina e il suo cagnolino su una spiaggia invernale con un palloncino e una sedia da regista. Fellinopolis invece è un documentario di Silvia Giulietti che ci porta dietro le quinte di quattro film: Casanova, La città delle donne, E la nave va e Ginger e Fred attraverso gli “speciali” di Ferruccio Castronuovo, l’unico operatore ammesso a riprendere nel backstage, corredati da interviste ai più stretti collaboratori del regista premio Oscar, da Lina Wertmüllerller a Dante Ferretti, da Nicola Piovani al costumista Maurizio Millenotti fino alla storica segretaria d’edizione Norma Giacchero. Scopriamo i trucchi del mestiere di Fellini, il suo essere generoso, ma anche despota, sognatore e bugiardo. Tutto vero, ma non completamente.

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