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La Russia domani annetterà Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia. Cerimonia al Cremlino.

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La Russia è pronta ad annettere le regioni di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia e cioè i 4 territori che hanno votato i referendum per far parte della nazione guidata da Vladimir Putin. La cerimonia si terrà domani alle 14 ora italiana nella Sala di San Giorgio al Cremlino alla presenza dei capi delle 4 regioni e del presidente Putin, che terrà anche un discorso.

Referendum che sono stati definiti una farsa dall’intera comunità internazionale. La commissione europea, tramite la portavoce Spinant, ha dichiarato: “Non accettiamo i referendum farsa e non accetteremo mai nessuna annessione dei territori ucraini occupati”.

Sempre a proposito dei referendum, il presidente del Consiglio Draghi ha avuto un colloquio telefonico con il presidente ucraino Zelensky. Al centro della telefonata “gli ultimi sviluppi della situazione sul terreno e sui referendum illegali”. Draghi ha assicurato che l’Italia non riconoscerà l’esito dei referendum e ha confermato “il continuo sostegno del governo italiano alle autorità e alla popolazione ucraina in tutti gli ambiti”.

Intanto è stata rilevata una quarta falla nel gasdotto Nord Stream. Le autorità occidentali parlano di manovre militare russe nella zona, mentre il Cremlino, tramite il portavoce Peskov, ha fatto notare che nell’area dove sono avvenute le esplosioni che hanno danneggiato il gasdotto Nord Stream nel Mar Baltico c’erano molti più mezzi militari Nato che russi. Secondo Mosca le esplosioni sono conseguenza di “un atto terroristico, probabilmente di un Paese straniero”.

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