Lavoro: guerra di cifre tra Istat e ministero
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I conti non tornano. O quantomeno non coincidono.
Perché se l’Istat tratteggia un quadro ancora una volta drammatico, il Ministero del lavoro smentisce e anzi rilancia: i tempi indeterminati sono aumentati.
In quella che è stata già ribattezzata una “guerra di cifre” l’ istituto di statistica sottolinea che a ottobre la disoccupazione al 13% ha segnato il record dal 1977, con quella giovanile a livelli allarmanti.
Di tutt’altro avviso il ministero secondo il quale i dati sono rassicuranti: nel terzo trimestre dell’anno sarebbero stati creati infatti 400mila nuovi contratti a tempo indeterminato con un aumento del 7,1%.
Per il dicastero si registra quindi “un andamento positivo” che fa ben sperare; l’Istat però non la pensa così e anzi sottolinea che oltre a quello dei disoccupati è sempre più alto il numero di chi non sta più cercando un impiego.