Lavoro, Inps: contratti tempo indeterminato -33% nel primo trimestre
1 min readSecondo gli ultimi dati Inps c’è stata una forte flessione dei contratti a tempo indeterminato. I rapporti di lavoro di questo tipo, infatti sono scesi, tra gennaio e marzo di quest’anno, del 33,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Un dato che è da ricondurre al notevole incremento delle assunzioni di questo tipo nel 2015, in corrispondenza con l’introduzione degli incentivi legati all’esonero contributivo triennale.
Nei primi tre mesi del 2016 sono stati stipulati 428.584 contratti a tempo indeterminato (comprese le trasformazioni) mentre le cessazioni, sempre di contratti a tempo indeterminato sono state 377.497 con un saldo positivo di 51.087 unità.
Andando ad analizzare il flusso di trasformazioni a tempo indeterminato si nota invece una contrazione del 31,4%.
Per i contratti a tempo determinato, nel primo trimestre del 2016, si registrano 814.000 assunzioni, una dimensione del tutto analoga a quella degli anni precedenti (-1,7% sul 2015 e -1,1% sul 2014). Quanto alle cessazioni, complessivamente risultano diminuite dell`8,8%; per quelle a tempo indeterminato la riduzione è pari al 5,3%.
Con la legge di Stabilità 2016 è stato introdotta una nuova forma di incentivo rivolta alle assunzioni a tempo indeterminato e alle trasformazioni di rapporti a termine di lavoratori che, nei sei mesi precedenti, non hanno avuto rapporti di lavoro a tempo indeterminato. La misura dell’agevolazione prevede l`abbattimento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro (esclusi i premi Inail) in misura pari al 40% (entro il limite annuo di 3.250 euro) per un biennio.