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Le repliche dell’Europa alle politiche anti-Islam di Donald

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Berlino – Non si fanno attendere le reazioni europee alla decisione del Presidente statunitense di bloccare l’ingresso per i rifugiati provenienti da Iraq, Iran, Libia, Siria, Somalia, Sudan e Yemen. La prima ad intervenire è stata la cancelliera tedesca, Angela Merkel, che in un colloquio telefonico con Donald Trump ha ricordato la Convenzione di Ginevra ed il rispetto del diritto alla protezione per chi fugge dalle guerre. “Società aperta, identità plurale e nessuna discriminazione: sono i pilastri dell’Europa”, ha invece detto il premier italiano, Paolo Gentiloni. Anche il Regno Unito, nonostante il feeling sulla Brexit con la Casa Bianca, ha criticato la decisione: “E’ sbagliato dividere in base alla nazionalità”. Queste le parole di Boris Johnson, ministro degli Esteri inglese. Il timore della comunità internazionale è che il decreto anti-Islam di Trump possa creare instabilità tra i popoli: altra linfa per i terroristi.

Bruxelles – Anche l’Alto rappresentante europeo per gli Affari Esteri, Federica Mogherini, stigmatizza le politiche del nuovo Presidente americano e le invasioni di campo in politica estera. La Mogherini ha infatti invitato Trump a non preoccuparsi dell’Unione europea. “ Più che concentrarsi sulle nostre divisioni e consigliarci di rinunciare al sistema Schengen, si concentri su quelle del suo paese”, ha detto alla stampa dopo un incontro con il governo norvegese a Bruxelles. Ha poi aggiunto la responsabile della politica estera europea: “ Trump ha un grande paese da governare che, per inciso, è sempre stato un grande paese basato sull’apertura e sulle libertà”.    

Parigi – Elezioni presidenziali in Francia: i socialisti hanno scelto chi sarà il loro candidato per la corsa all’Eliseo. Ha vinto al ballottaggio delle primarie il rappresentante più a sinistra. Benoit Hamon, già ministro dell’Istruzione ed ex eurodeputato, ha battuto con il 58% dei voti il rivale Manuel Valls che si è fermato al 41%. La sua campagna elettorale, contrariamente ad altri, si è incentrata su problemi economici e sociali. Molto soft su sicurezza ed immigrazione. Il 23 aprile dovrà affrontare la nazionalista euroscettica Marine Le Pen, Francois Fillon del centrodestra e l’indipendente moderato Emmanuel Macron, che potrebbe riservare sorprese.

Roma – Gli appuntamenti della settimana. Nelle prossime ore si svolgerà a Roma l’incontro tra il commissario europeo, Dimitris Avramopoulos, e le commissioni parlamentari per gli Affari Esteri di Camera e Senato. All’ordine del giorno, nell’audizione congiunta: le misure di contrasto alla migrazione e gli accordi stipulati con i paesi terzi di provenienza e transito. Mercoledì 1 febbraio, il presidente del Consiglio europeo, il polacco Donald Tusk, sempre a Roma farà visita al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al premier Paolo Gentiloni. L’aula del Parlamento europeo si riunirà invece a Bruxelles in sessione plenaria, mercoledì 1 febbraio per discutere di: Unione Energetica e Adozioni internazionali.  

Gr Europa

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