Lecce, sgominato clan emergente: 30 arresti per mafia
I carabinieri del Comando provinciale di Lecce hanno sgominato un clan mafioso emergente attivo nel Salento, in particolare nei comuni intorno a Maglie, ma con ramificazioni e contatti anche con altri influenti gruppi mafiosi della Sacra Corona Unita. Sono trenta le persone arrestate: 19 sono finite in carcere e 11 ai domiciliari.
Tra gli indagati c’è anche il sindaco di Scorrano, Guida Nicola Stefanelli, eletto nel 2017 con la lista civica “La svolta giusta” e ora accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Non solo, nell’indagine è coinvolto anche un noto pregiudicato della Sacra Corona Unita, Giuseppe Amato, soprannominato “Padre Eterno”.
Gli arrestati sono accusati a vario titolo di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, danneggiamento seguito da incendio, detenzione abusiva di armi e di materie esplodenti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, ricettazione, minaccia aggravata, porto abusivo di armi, sequestro di persona e violenza privata.
Il sindaco Stefanelli, secondo le accuse, avrebbe promesso agli appartenenti del clan l’aggiudicazione di appalti e servizi pubblici. Secondo gli investigatori, il primo cittadino di Scorrano avrebbe promesso in particolare la gestione del parco comunale “La Favorita” con annesso chiosco bar nonché la gestione dei parcheggi comunali, impegnandosi a superare gli ostacoli burocratici e amministrativi connessi alle procedure di aggiudicazione, ottenendo come contropartita il sostegno del clan delle competizioni elettorali alle quali era interessato. Le indagini avrebbero dimostrato la capacità del gruppo di infiltrarsi nel tessuto politico amministrativo locale, instaurando connivenze con esponenti politici.