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Legge elettorale, monito di Mattarella: “E’ urgente approvarla”. Camera e Senato si attivano subito

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Mattarella chiama, il Parlamento risponde. Dopo il richiamo del presidente della Repubblica affinchè venga approvata velocemente una nuova legge elettorale ed eletto il membro vacante della Consulta, Camera e Senato hanno subito provveduto mettendo in calendario i lavori. Parlamento convocato in seduta comune il 4 maggio per eleggere il giudice della Corte costituzionale. Mentre, la riforma della legge elettorale verrà esaminata dalla Camera a partire dal 29 maggio prossimo.

Il monito di Mattarella e le risposte dei partiti. Il Capo dello Stato aveva sollecitato le due Camere ad adempiere ai proprio impegni istituzionali. Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia a Montecitorio è stato il primo a rispondere con un post su Facebook, scrivendo: “Più che al Parlamento, il Capo dello Stato si rivolga al Partito democratico e al suo segretario in pectore, Matteo Renzi, che da mesi bloccano i lavori della Commissione Affari costituzionali di Montecitorio in attesa che vengano celebrati prima il congresso e poi le primarie dem. Forza Italia, che ha presentato una proposta di legge chiara e riconoscibile (una, e non nove come hanno invece fatto gli amici del Pd), è pronta al dibattito e al confronto”. Da casa Pd invece è stato il capogruppo alla Camera Ettore Rosato a rispondere al richiamo del Quirinale dicendo: “Ha ragione il Presidente della Repubblica sulle due priorità, non so per la politica ma certo per il Pd. Sin da oggi ci preoccuperemo in conferenza di capigruppo di calendarizzare entrambe le questioni, sulle quali peraltro il presidente Boldrini è sempre stata sensibile e attiva”.

La Boldrini applaude Mattarella. Il presidente della Camera Laura Boldrini ha dichiarato: “Ho pienamente condiviso la sollecitazione che il Presidente Mattarella ha voluto rivolgere al Parlamento, per il tramite del Presidente Grasso e mio, affinché si arrivi rapidamente ad una nuova legge elettorale. Ai Presidenti di gruppo ho chiesto che la scadenza fissata nella capigruppo, non subisca ulteriori rinvii. Si tratta di rispettare le attese dell’opinione pubblica e il ruolo stesso dell’istituzione parlamentare”. Ora vedremo se i parlamentari metteranno realmente in pratica quanto chiesto dal Capo dello Stato.

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