Legge sul fine vita in Toscana, il centrodestra presenta il ricorso
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Il centro destra del consiglio regionale della Toscana ha presentato ricorso al collegio di garanzia statuaria sulla legge appena approvata sul fine vita. Chiedono la verifica di conformità, rispetto allo statuto dell’ente, della normativa sul suicidio medicalmente assistito. Ad annunciarlo i capigruppo di Forza Italia, Marco Stella, di Lega, Elena Meini e di Fdi, Vittorio Fantozzi. Il collegio di garanzia ha fino a 30 giorni di tempo per esprimersi: fino ad allora la legge non può essere promulgata.
I sottoscrittori dell’istanza depositata chiedono “un parere di codesto collegio di garanzia, al fine di conoscere se la legge regionale in materia di assistenza sanitaria al suicidio medicalmente assistito – ancorché dichiaratamente recante modalità organizzative -, in assenza di una legge statale che assicuri la necessaria uniformità, risulti conforme allo Statuto della Regione Toscana”, come si legge nel documento.
Lo scorso 11 febbraio il Consiglio Regionale della Toscana aveva approvato la legge che regolamenta il suicidio assistito. Con 27 voti a favore del centrosinistra e 13 contrari del centrodestra era passata la proposta di legge di iniziativa popolare avanzata dall’associazione Luca Coscioni.
Con il ricorso, ha spiegato il consigliere regionale Stella, la legge va in regime di standby, non può essere promulgata, non può andare sul Burt. Gli effetti della legge sono sospesi fino alla decisione del collegio di garanzia. C’è una presa in carico del collegio di garanzia che, nel giro di pochi giorni, decide se il quesito è fondato o no. In caso positivo ha 30 giorni per esprimersi sul fatto se la legge sia conforme allo statuto. Noi siamo convinti di no”.
Prima della discussione della legge da parte del Consiglio regionale, il presidente Antonio Mazzeo aveva respinto un’istanza di Stella che chiedeva il parere preventivo al collegio regionale di garanzia.