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Liberalizzazione del mercato energetico: i vantaggi della concorrenza e le principali sfide

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Scegliere liberamente il proprio fornitore di energia è possibile solo dal 2003 quando alle utenze domestiche è stata accordata l’opportunità di acquistare gas naturale ed energia elettrica da operatori attivi sul mercato libero. Se ne parla da parecchio tempo e dopo diversi rinvii, è stato fissato a gennaio 2022 il termine per passare obbligatoriamente dal mercato regolamentato a quello libero scegliendo una delle tariffe disponibili.

I vantaggi della liberalizzazione del mercato energetico in Italia

Ora che siamo sempre più prossimi al passaggio definitivo al mercato libero dell’energia, per i consumatori si pone la necessità di capire se convenga più il mercato libero o la maggior tutela. Come in ogni processo di liberalizzazione, aprire le porte a più operatori crea un regime di concorrenza, che si traduce in una maggiore possibilità di scelta di fornitori e di servizi, ma anche in prezzi più competitivi per i clienti finali. Appare evidente infatti che il mercato libero offra la possibilità di scegliere la compagnia più adeguata in base ai propri consumi di luce e gas, senza impedimenti opponibili dal vecchio fornitore rispetto alla stipula di un nuovo contratto. Va chiarito comunque che il passaggio al mercato libero è una scelta volontaria e in quanto tale non è obbligatorio esercitarla. Rimarrà ancora attivo fino al 2022 il servizio di maggior tutela, ovvero un insieme di condizioni economiche e contrattuali definite dall’ARERA, Autorità per l’Energia Elettrica e per il Gas.

Le attuali sfide del libero mercato

Le prime e più importanti sfide del mercato libro dell’energia riguardano la capacità di garantire una situazione di concorrenza reale e una gestione trasparente del processo di transizione verso il mercato libero. C’è da dire poi che le continue proroghe che hanno accompagnato il passaggio dal mercato regolamentato a quello libero costituiscono un rischio per la concorrenza, oltre a minare la fiducia dei consumatori nei confronti di questo cambiamento. A sostenerlo è l’Antitrust in una comunicazione al Parlamento, dove l’Autorità garante individua la scadenza fissata per il mese di gennaio 2022 come inderogabile. Nonostante i numerosi fornitori, al momento solo chi è contemporaneamente fornitore e distributore può offrire il servizio di tutela, determinando situazioni dominanti sui mercati locali. L’Agcm definisce “vantaggio reputazionale” la condizione secondo cui il consumatore, fidandosi del fornitore che opera in regime di tutela, non cerca offerte più convenienti. Per garantire un passaggio equo e informato al mercato libero, l’Antitrust e l’Arera suggeriscono l’adozione di misure cuscinetto. Eventuali aste competitive tra i nuovi attori del mercato energetico rappresenterebbero infatti un meccanismo più equo per imprese e consumatori. U’altra sfida cruciale per il mercato libero è rappresentata dalla qualità e dalla varietà dei servizi offerti, dove la crescita della produzione di energia da fonti rinnovabili gioca un ruolo fondamentale per gli obiettivi legati alla questione climatica e si pone come tema centrale del prossimo futuro per quel che riguarda il comparto energetico.

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