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Libia: l’avvertimento di Tobruk

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“Nelle prossime settimane l’Italia sperimenterà l’arrivo non solo di poveri emigranti dall’Africa, ma anche di barconi che trasportano Daesh , cioè terroristi dell’Isis.” Questo l’avvertimento  di Omar al Gawari, ministro dell’Informazione del governo libico di Tobruk, riconosciuto a livello internazionale.

Questa dichiarazione arriva alla vigilia dell’approvazione dell’agenda europea sull’immigrazione in cui, tra i punti all’ordine del giorno, previsto anche il nodo Libia e la necessità di trovare una soluzione all’instabilità del paese.

Sul fronte immigrazione l’ UE ha contato circa 185mila rifugiati solo nel 2014, il 50% in più rispetto al 2013, secondo i dati di Eurostat. Il premier Renzi dice sì all’ipotesi di distribuzione dei migranti nell’Ue e si dichiara pronto ad intervenire sulla possibilità di bombardare i barconi.

Sempre secondo al Gawari  le Forze armate libiche devono essere ben equipaggiate per far fronte all’emigrazione clandestina contando  sia sulla Marina che protegge le coste, sia sull’esercito che protegge le frontiere terrestri.
 
“Per combattere il terrorismo – ha precisato ribadendo un’annosa richiesta –  “i libici vogliono che sia levato l’embargo sulle armi e pagheranno col loro denaro per acquistare le armi necessarie per restaurare la pace e la sicurezza nel paese. Non abbiamo bisogno di aerei” –  ha sottolineato – per questo chiediamo alla comunità nazionale di indirizzare un messaggio ai golpisti di Tripoli intimando di farla finita per lasciare operare il governo legittimo che è stato eletto, quello insediato a Tobruk”.

Intanto in Siria, la periferia di Aleppo è stata bombardata da elicotteri del governo e una ventina di persone sono rimaste uccise.

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