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Libia: quattro italiani rapiti a Mallitah

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Quattro italiani sono stati rapiti in Libia, nella zona di Mellitah nelle vicinanze del compound dell’Eni. La Farnesina ha reso noto che i rapiti sono dipendenti della società di costruzioni Bonatti.

L’Unità di crisi del ministero si è immediatamente attivata per seguire il caso ed è in contatto costante con le famiglie dei connazionali e con la stessa azienda.

Il ministro degli Esteri, Gentiloni, parlando con i giornalisti a Bruxelles, a margine del Consiglio Affari Esteri che si occuperà proprio della delicata situazione in Libia: “E’sempre difficile dopo poche ore capire la natura, i responsabili. E’ una zona in cui ci sono anche dei precedenti al momento ci dobbiamo attenere alle informazioni che abbiamo e concentrarci sul lavoro per ottenerne altre sul terreno”. 

Fin dal 15 febbraio, giorno della chiusura dell’ambasciata italiana in Libia, la Farnesina aveva segnalato la situazione di estrema difficoltà del Paese invitando gli italiani a lasciare la Libia.

Ricordiamo che già nel 2011, la società di costruzioni di Parma era stata coinvolta in una situazione simile a quella odierna. Infatti circa 150 dipendenti della Bonatti rimasero temporaneamente bloccati alla frontiera tra Libia e Tunisia mentre tentavano di raggiungere l’aeroporto tunisino di Mellitah.

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