ART News

Agenzia Stampa per emittenti radiofoniche

L’Inter si rialza: prima sconfitta per il Sassuolo. La Juve senza CR7 non vince, la Dea cade ancora

3 min read

E’ tutta per Diego Armando Maradona la 9° giornata di Serie A che si è aperta con tre anticipi: vittorie esterne per Inter e Verona, in parità Benevento-Juventus. Nuova caduta per l’Atalanta, prima sconfitta per il Sassuolo. Su tutti i campi commovente minuto di silenzio alla memoria del Pibe de oro. I nerazzurri di Antonio Conte a Reggio Emilia contro il Sassuolo, passano in scioltezza per 3-0, continuano a scalare la classifica e soprattutto riscattano la deludente prestazione di Champions League contro il Real Madrid a San Siro. Tutta un’altra Inter che va a segno con Sanchez, un autogol di Chiriches e Gagliardini. Ma la notizia del giorno è che finalmente Handanovic e compagni chiudono un match senza subire gol.

Brusco risveglio invece per i neroverdi emiliani, secondi in classifica e imbattuti fino a oggi. Per gli uomini di De Zerbi solo un palo scheggiato da Djuricic. Solida, cinica e con un gran Lautaro Martinez: Conte ritrova una squadra parsa allo sbando mercoledi contro le “Merengues” di Zidane. Per i nerazzurri, seconda vittoria consecutiva in campionato e secondo posto momentaneo a pari punti con il Sassuolo e alle spalle del Milan capolista. Una cosa balza agli occhi più di altre: in questo inizio di stagione non si era mai vista un’Inter così compatta.

La Juventus senza Cristiano Ronaldo non sa più vincere. A Benevento non basta il solito Morata, Letizia firma la rimonta delle “Streghe” che festeggiano un risultato storico: 1-1 contro la Vecchia Signora campione d’Italia. Dybala e altri sprecano più volte l’occasione del raddoppio e i campani ringraziano. Dunque, Juve fermata anche a Benevento; bianconeri superati dall’Inter e potenzialmente a meno sei dalla vetta. Ennesimi due punti persi contro una provinciale, oltretutto neopromossa.

Ormai è una certezza, la compagine di Andrea Pirlo è sempre più Ronaldo-dipendente. Senza CR7 Madama non sa vincere. Brutta pagina al fischio finale arrivato dopo 6 minuti di recupero: il Benevento festeggia e gli ospiti si infuriano per l’atteggiamento speculativo dei giallorossi. Morata riesce anche a farsi espellere. Buona gara da parte della classe operaia di Pippo Inzaghi che spaventa la Juve anche con Schiattarella e Improta. Doppia emozione per Diego: al minuto di raccoglimento e al 10′ quando tutti si sono fermati per celebrare il suo numero di maglia e applaudire il campione morto il 25 novembre.

Bergamo, colpo del Verona: Atalanta battuta in casa e sorpassata in classifica. Decidono la sfida: un rigore di Veloso e un contropiede perfetto finalizzato da Zaccagni. Terza gara di fila senza vittorie in campionato per i ragazzi di Gasp: una piccola crisi per la Dea che continua a disputare una stagione sulle montagne russe. Un brutto crollo dopo la bella vittoria di Liverpool in Champions. Evidentemente, sui nerazzurri pesa l’impegno europeo visto che steccano ancora una volta in campionato dopo un match di Coppa Campioni.

Ma all’Atalanta fa male anche non segnare: appena 5 gol nelle ultime sei gare di A, mentre i gol subiti adesso sono 16. La macchina da gol che conoscevamo si è inceppata. La buona Hellas di Juric resiste per un tempo abbondante dietro lo scudo dell’ottimo portiere Silvestri. Dopo aver trovato il vantaggio su rigore, il Verona gioca un’ultima mezzora perfetta, di rimessa, chirurgica, come testimonia il contropiede letale che porta al 2-0 finale firmato Zaccagni. Rigore trasformato a parte, Veloso si conferma il radar del centrocampo scaligero.

Autore