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L’Oms a Wuhan: 10 super esperti nella città origine del virus

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Sono sbarcati a Wuhan, in Cina, “i virus hunters”, “i cacciatori di virus”, i 10 super esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e provenienti da Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Olanda, Danimarca, Russia, Qatar, Vietnam e Giappone, selezionati dall’Agenzia dell’Onu con il beneplacito di Pechino che ha ricevuto a novembre la lista dei nomi. Si tratta di otto uomini e due donne che avranno un compito ben preciso: capire le origini del Covid-19. La Cina ha assicurato la massima collaborazione ai ricercatori dell’Oms, tuttavia ha invitato gli scienziati ad indagare anche in Italia, Francia e Stati Uniti.

Sono virologi, epidemiologi, veterinari e finora nella loro carriera hanno affrontato ogni tipo di infezione, dall’Aids all’Ebola. Si tratterranno a Wuhan per i prossimi cinque mesi, cimentandosi con la sfida più difficile: risalire alle radici del virus che ha ucciso quasi due milioni di persone nel mondo, scoprire se e quali animali al mercato di Wuhan hanno portato il Covid e soprattutto come lo hanno trasmesso all’uomo.

Marion Koopmans e Thea Fischer sono le uniche due donne della squadra dell’Oms. Olandese la prima, danese la seconda, hanno entrambe alle spalle una lunga esperienza da virologhe ed epidemiologhe. Veterinario per formazione, il tedesco Fabian Leendertz, del Robert Koch Institut di Berlino, è uno dei massimo esperti di Ebola. Ci sono ancora il vietnamita Hung Nguyen, esperto di zoonosi; John Watson, ex vice capo dell’Istituto di sanità britannico; l’australiano Dominic Dwyer, esperto di HiV e il zoologo britannico Peter Daszak.

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