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Londra. Sono 58 i dispersi nel rogo della Grenfell Tower. Proteste a Downing street

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Non si placano le proteste verso la premier britannica Theresa May per aver mal gestito la situazione dopo l’incendio al Grenfell Tower di Londra. La premier oggi ha cercato di correre ai ripari dopo le numerose critiche e contestazioni e ha promesso di inviare una “task force” nella zona del grattacielo andato a fuoco, teatro della morte di almeno 30 morti. Questa task force sarà composta di rappresentanti del consiglio locale e del governo centrale, incaricati di “rispondere alle domande” dei residenti locali. Intanto però un migliaio di persone si è radunato davanti a Downing Street protestando contro la May al grido di “vergogna” e “codarda” e chiedendo le sue dimissioni. Lo scrivono vari media, fra cui il Guardian. Nelle stesse ore il primo ministro ha ricevuto una delegazione di sopravvissuti e di volontari della torre incendiata, dopo aver tenuto una riunione della task force creata dopo il disastro.

Intanto la polizia britannica ha annunciato che almeno 58 persone sono ancora disperse, e quindi presumibilmente morte. Un bilancio, ha precisato la London Police, che potrebbe ancora aumentare, aggiungendo che ci vorranno settimane, se non mesi, per identificare tutte le vittime.

La regina Elisabetta II oggi ha osservato oggi un minuto di silenzio davanti a Buckingham Palace in ricordo delle vittime dell’incendio. Accompagnata dal marito, il duca Filippo di Edimburgo, la sovrana 91enne si è unita, poco dopo le 10.45 ora locale (le 11.45 in Italia) al silenzio delle persone raccolte davanti al palazzo, in occasione della celebrazione oggi del suo compleanno. In una nota Elisabetta ha sottolineato che è difficile evitare il clima “cupo” che vive il Regno Unito dopo le tragedie di questo anno, come gli attentati terroristici di Londra e Manchester e, appunto, il recente incendio del grattacielo residenziale nella capitale. “Negli ultimi mesi il Paese è stato testimone di una successione di tragedie terribili. Come nazione, continuiamo a meditare e pregare per tutti coloro che sono stati direttamente colpiti da questo evento”, prosegue, “anche se il nostro Paese rimane risoluto davanti alle avversità”.

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