Lotito: “Alla Lazio ho una struttura eccellente. Scudetto? Da spareggio con la Juve”
2 min read
Lotito intervistato da Repubblica coglie al volo l’occasione per mostrare al mondo intero le proprie motivazioni relative alla pura intenzione di tornare a giocare in sicurezza
Lotito intervistato da Repubblica coglie al volo l’occasione per mostrare al mondo intero le proprie motivazioni relative alla pura intenzione di tornare a giocare in sicurezza. Il presidente della Lazio parla di scontro a due tra la sua squadra e la Juventus, difendendosi in qualche modo da chi fino ad ora lo ha ritenuto eccessivamente “audace” nel cercare immediatamente il ritorno in campo.
LAZIO STRUTTURA TOP- “Si rischia di mandare gambe all’aria il sistema. Alcune società stanno preparando un documento condiviso per mettere a nudo i rischi che corrono. Mi chiamano Lotito il virologo, lo scienziato, ma alla Lazio ho una struttura eccellente. Ho già tamponi e test sierologici. E ho fatto avere le mascherine anche a qualche presidente. A Formello ho il cardiologo, l’internista, l’otorino e l’urologo, perché cose come il varicocele una volta si scoprivano al militare. Sono in grado di fare la sanificazione anche subito, la mia azienda lavora negli ospedali”
SOLO TRA LAZIO E JUVE- “Oggi io sono a un punto dalla Juventus, e solo per Juve-Inter che…vabbè, l’avete vista. Ma all’andata contro la Juve ho vinto 3-1 e anche in Supercoppa l’ho battuta 3-1. E dovevamo ancora giocare il ritorno. Per equità, una squadra come l’Inter, che ha 8 punti meno di noi, o l’Atalanta, che ne ha 14 in meno, mi dica lei se devono essere coinvolte. Finale scudetto con la Juve? Lo accetterei, ma non mi sono mai posto il problema”.
COMUNQUE UNO SVANTAGGIO- “Ripartire comunque in parte ci penalizza. Noi avevamo fatto una scelta, ritenendo di non potercela giocare su tre fronti avevamo sacrificato l’Europa League, così avremmo giocato una volta a settimana mentre gli altri giocavano due volte. Se si ripartisse giocheremmo tutti due volte a settimana, perderemmo un vantaggio. Ma io ragiono nell’interesse di 20 club” mentre “nella testa delle persone c’è l’idea di bloccare le retrocessioni anche a costo di ritrovarci la Serie A a 22 squadre”.
SULLE PAROLE DI SPADAFORA: “E perchè una data è meglio di un’altra? Ha uno studio di cui non siamo a conoscenza? Il campionato ripartirebbe a porte chiuse, ci sarebbero 70, 80, forse 90 persone oltre alle squadre: basta fare i controlli anche a loro. Le sedi delle gare? A Roma e al centro-sud non ci sono problemi, se altri stadi non sono idonei una soluzione si trova, in fondo l’estate si va in ritiro, no?”.