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Luigi Di Maio archivia la crisi: “Questo è un governo che durerà altri quattro anni”

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Luigi Di Maio archivia la crisi: “Questo è un governo che durerà altri quattro anni. Abbiamo portato a casa delle battaglie nel primo anno, ma dobbiamo ragionare a trent’anni. Si dovrà dire che quel processo lo ha avviato il M5s al governo”. Così il leader pentastellato intervenendo al Villaggio Rousseau organizzato dalla Associazione Casaleggio a Milano.

Anche Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio assicura: “Non abbiamo mai parlato di crisi di governo: siamo una forza politica responsabile e siamo sempre stati disponibili a cedere qualcosa per il bene comune”. La Lega, ha quindi aggiunto, “finché il governo fa cose che sono nel contratto e fa l’interesse degli italiani continua a prendersi queste responsabilità”.

Ma le posizioni di Lega e M5s restano distanti. Il capo politico del M5s, Luigi Di Maio, non cede sul no alla realizzazione dell’opera, mentre Matteo Salvini, segretario della Lega, apre a una ridiscussione del progetto purché si dia il via libera alla Tav. Domani, alle 13, il leader del Carroccio riunirà a Milano il Consiglio federale della Lega.

“Quella sulla Tav è una inguardabile melina per il pareggio, cioè per salvare il patto di potere tra Salvini Di Maio. Il nulla sulla Tav corrisponde al nulla per fronteggiare la recessione”, commenta invece il segretario di +Europa, Benedetto Della Vedova. “Poi arriveranno, in entrambi i casi, i vincoli posti dall’esterno che non possono essere elusi senza pagare dazio”.

Partirà intanto domani la procedura degli avvisi per la manifestazione di interesse relativi alla linea ad alta velocità Torino-Lione. Il via libera è arrivato con la lettera scritta dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, indirizzata ai vertici di Telt, la società mista italo-francese che dovrà realizzare l’opera. Nella lettera Conte scrive che “i capitolati di gara non partiranno senza l’avallo del governo”. Quello che si avvia domani, per il governo italiano, è solo una prima fase della procedura che consiste nell’invito a presentare le candidature per eseguire le opere necessarie alla costruzione della linea.

Di Maio ha poi parlato della posizione presa dagli Usa, che ha “richiamato” Roma rispetto al progetto italiano di firmare gli accordi commerciali con la Cina per la Via della Seta. “Io rispetto le preoccupazioni del nostro alleato, ma se stiamo guardando alla Via per la Seta non è per fare accordi politici con la Cina, è solo per aiutare le nostre aziende a portare il made in Italy, il nostro know-how in un mercato che ce lo chiede”, ha spiegato il vice premier.

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