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Manchester City escluso dalle coppe per due anni per Fair Play Finanziario

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Manchester City escluso dalle coppe europee per le prossime due stagioni e una multa da 30 milioni di euro, per la violazione del Fair Play Finanziario. E’ questa la stangata che la UEFA ha inflitto al club di Guardiola, che dovrà, dunque, dire addio alla Champions League per aver infranto le regole ‘truccando’ le cifre degli accordi di sponsorizzazione (utilizzate per rientrare nei parametri).

Come rilevato dalla Camera giudicante della UEFA, il club ha il diritto di presentare ricorso contro questa decisione dinanzi al tribunale arbitrale per lo sport. Pertanto, la UEFA non commenterà ulteriormente questa decisione in questa fase.

L’esclusione del City dalla Champions getta pesanti ombre anche sul futuro dello stesso Guardiola. Il tecnico spagnolo ha il contratto in scadenza nel giugno del 2021 e adesso potrebbe decidere di trovare il modo di liberarsi in anticipo.

Il comunicato dei Citizens: “Il Manchester City è contrariato, ma non sorpreso dalla decisione dell’UEFA. Il club ha sempre affermato di dover trovare uno strumento di giudizio indipendente e imparziale per poter considerare in modo imparziale la totalità delle prove incofutabili a sostegno della posizione della società. Nel 2018 il capo investigatore dell’Uefa aveva presentato pubblicamente le sanzioni che intendeva infliggere al Manchester City prima ancora che fosse avviata qualsiasi indagine. E quindi non c’erano dubbi sui risultati a cui avrebbe portaro il processo UEFA, imperfetto e costantemente trapelato sui media. Il club ha presentato formalmente ricorso. In poche parole, questo è un caso avviato dall’UEFA, perseguito dall’UEFA e giudicato dall’UEFA. Il club cercherà un giudizio imparziale nei minori tempi possibili e in primo luogo al Tribunale Arbitrale per lo Spor”.

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