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Manovra. Bonus bebè più ridotto e fondo per le vittime dei reati finanziari

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Bonus bebè in versione light per il 2019, fondo per le vittime dei reati finanziari e parziale abolizione del superticket. Sono questi gli emendamenti più importanti alla manovra in discussione al Senato.

Le novità sul bonus bebé. L’assegno per i nuovi nati sarà per sempre ma più leggero. Secondo quanto prevede l’ultima versione dell’emendamento alla manovra su cui manca però ancora il via libera definitivo, il bonus varrà per il primo anno di età del bambino o per il primo dopo l’adozione (e non più per tre anni). Per il 2018 saranno corrisposti alle famiglie 80 euro al mese, fino a 960 euro nel caso di nati a gennaio, mentre dal 2019 in poi l’assegno sarà di 40 euro al mese, per un massimo di 480 euro l’anno. Resta la soglia Isee per accedere al beneficio pari a 25.000.

Nasce il fondo per le vittime bancarie. Si chiama il “Fondo di ristoro finanziario” ed avrà una dotazione di 50 milioni per il biennio 2018-2019 a favore “dei risparmiatori che hanno subito un danno ingiusto, non risarcito o indennizzato, in violazione degli obblighi di informazione, correttezza e trasparenza” previsti dal Testo unico bancario. Lo prevede un emendamento alla legge di bilancio. Il Mef dovrà emanare entro 120 giorni dall’entrata in vigore della Manovra un apposito decreto attuativo.

Abolizione parziale del superticket. Nella Manovra entreranno fondi per 60 milioni annui per abolire, anche solo parzialmente, il superticket. Il fondo vale il 10% del costo totale della tassa sulle prestazioni ambulatoriali e sarà un taglio mirato ai redditi bassi.

Per consentire “una maggiore equità e agevolare l’accesso alle prestazioni sanitarie da parte delle persone più vulnerabili, e per il superamento delle misure di prelievo economico meno tollerate dai cittadini-utenti, soprattutto quelli in condizioni di basso reddito, a decorrere dal 1 gennaio 2018, nello stato di previsione del Ministero della salute, è istituito un Fondo per la riduzione della quota fissa sulla ricetta pari a 60 milioni annui, 180 milioni nel triennio”. Questa, secondo Luciano Uras (CP), “la riformulazione avanzata” dell’emendamento superticket da lui stesso presentato.

Incentivi per la banda larga. Saranno inoltre riconosciuti voucher fino a 250 euro ai clienti finali per “l’attivazione di servizi di connessione in postazione fissa stabile, continuativa e prevedibile, in grado di fornire velocità di connessione ad almeno 100 Mbps in download e 50 Mbps in upload, e comunque aumentabili fino a 1 Gbps”. E’ quanto prevede un emendamento riformulato (primo firmatario Gaetano Quagliariello Fl) alla manovra in commissione Bilancio del Senato presentato per favorire la diffusione della banda ultralarga nel nostro paese. Agli oneri della norma si provvede a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione.

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