Manovra, Giorgetti: “Renderemo strutturali gli effetti del taglio del cuneo”
2 min readIl ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti in audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato e in merito alla legge di Bilancio ha dichiarato che la Manovra che sarà presentata fornirà le risorse necessarie per confermare gli interventi ritenuti prioritari. “Tra questi – ha detto – rientrano le misure necessarie per rendere strutturali gli effetti del taglio del cuneo sul lavoro e l’accorpamento delle aliquote Irpef su tre scaglioni”. Giorgetti ha poi sottolineato che nella legge di Bilancio ci saranno anche “interventi finalizzati a sostenere la natalità e per fornire un sostegno alle famiglie numerose oltre a risorse per il rinnovo dei contratti pubblici del periodo 2025-27 per tenere conto dell’andamento dell’inflazione”.
Tra le azioni di riforma previste per “rendere il sistema fiscale più efficiente”, figura anche “l’aggiornamento degli archivi catastali che dovrà includere le proprietà a oggi non censite e valori catastali rivisti per quegli immobili che hanno conseguito un miglioramento strutturale, a seguito di interventi di riqualificazione finanziati in tutto o in parte da fondi pubblici”.
Giorgetti ha aggiunto che il Governo “ritiene di poter conseguire, pur adottando un profilo di aggiustamento coerente in media con quello stimato dalla Commissione, una riduzione del rapporto tra indebitamento netto e il Pil più rapida e tale da portare l’Italia al di fuori dalla procedura di deficit eccessivo a partire dal 2027. Al percorso di correzione strutturale individuato lungo i sette anni di aggiustamento, corrisponde un tasso di crescita medio annuo della spesa netta pari a 1,5%, che è in linea con quello della traiettoria di riferimento della Commissione”.
La Manovra porterà inoltre “a una riduzione delle accise sulla benzina e a un aumento per quelle sul gasolio. Lo faremo con gradualità, evitando contraccolpi alle categorie professionali”, ha spiegato Giorgetti. Il ministro ha precisato che il Piano parla di “allineamento” delle aliquote, che “è un obbligo europeo rispetto ai sussidi ambientalmente dannosi”.
E infine: “Taglieremo tutte le spese tranne la spesa sanitaria, che manterrà l’incidenza sul Pil. Tutte le altre subiranno tagli significativi e costringeremo le amministrazioni a realizzarli”.