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Manovra varata dal CDM: tagli per 36 miliardi per far ripartire l’Italia

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La più grande riduzione di tasse nella storia della Repubblica“. Così  il Premier Matteo Renzi si è rivolto ieri agli imprenditori al termine del Consiglio dei Ministri:  “Una manovra corposa che nessuno aveva mai fatto, né a destra né a sinistra”.

36 miliardi , 6 in più rispetto alle indiscrezioni dei giorni scorsi; di questi 15 arrivano dalla spending rereview mentre 18 miliardi dai tagli alle tasse. Undici miliardi di entrate da un aggravio del deficit fino al 2,9 per cento, uno dalle slot machine, 0,6 dalla banda larga, un miliardo dalla riprogrammazione e 3,6 dalle rendite finanziarie; tra le spese confermato il bonus di 80 euro. 500 milioni per la scuola, grazie ai quali verranno assunti i 149 mila della graduatoria a esaurimento.

Niente più scuse anche  per gli imprenditori che dovranno tornare ad assumere ed un avvertimento agli evasori: “La lotta contro l’evasione non si fa fermando i clienti che escono dai negozi, ma incrociando le banche dati” . Nessun aumento quindi, Tfr in busta paga ed eliminazione definitiva dell’Irap.

Articolo 18 ad emblema di una riforma del lavoro che vuole evitare bocciature anche a livello europeo, rispettando il tetto del 3 per cento previsto per l’Italia. La manovra sarà nelle prossime settimane sotto esame della Commissione Europea, anche se ieri il presidente del Consiglio ha anticipato telefonicamente le novità alla cancelliera tedesca Merkel e al Presidente francese Hollande.

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