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Manovra, testo finale con 120 articoli: da stop aumento Iva a sgravi

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La legge di Bilancio approvata in Senato per l’esame parlamentare è di 120 articoli.

Tra questi i più significativi:

Stop aumento Iva nel 2018: Il testo prevede lo stop all’aumento dell’Iva nel 2018, ma l’aggravio viene rimandato e rimodulato a partire dal 2019. Di fatto le “clausole di salvaguardia” rimangono per gli anni 2019 e eseguenti. L’aliquota Iva al 10% salirà di 1,5 punti dal gennaio 2019 e poi di ulteriori 1,5 punti dal 2020. L’aliquota Iva del 22% aumenta di 2,2 punti dal 2019, poi di altri 0,7 punti dal 2020 e di un ulteriore 0,1 punti dal 2021. Anche il rialzo delle accise ripartono dal 2019.

Bonus energia: Arriva una proroga di un anno per il bonus energia e per quelli relativi alle ristrutturazioni energetiche e all’acquisto di mobili. Ma il piatto delle agevolazione si arricchisce di uno sconto ad hoc, del 36% per una spesa fino a 5mila euro, per la sistemazione a verde di aree scoperte di edifici e immobili esistenti. Lo sconto è previsto anche per impianti di irrigazione e la realizzazione di pozzi, copertura a verde e giardini pensili. Scende dal 65% al 50% il bonus energia per infissi, schermi solari e sostituzione impianti climatizzazione.

Sconto abbonamenti bus e treni: Tornano le detrazioni per gli abbonamenti di trasporto. Il testo finale della Legge di Bilancio prevede detrazioni fino a 250 euro per le spese d’abbonamento di trasporti pubblici locali, regionali e interregionali. Tra le novità anche l’agevolazione per gli accordi di rimborso di questi abbonamenti da parte dei datori di lavoro per i propri dipendenti e per i loro familiari, una sorta di “bonus bus-treno”, che non entrano a far parte del reddito da lavoro tassato.

Quasi 38 mld in più al fondo investimenti: arrivano quasi 38 miliardi in più per il fondo investimenti creato lo scorso anno e già finanziato per 47 miliardi fino al 2032.

Si rafforzano le misure di lotta alla povertà con un assegno più alto del 10% nei casi di famiglie numerose (fino a 530-540 euro) e un ampliamento della platea che può avere accesso al reddito di inclusione (Rei) focalizzato in via prioritaria sui nuclei nei quali è presente un disoccupato over 55. Rafforzata inoltre la dote del Fondo per la lotta alla povertà per 300 milioni nel 2018, 700 milioni nel 2019, 665 milioni nel 2020 e 637 milioni a decorrere dal 2021.

Arriva anche il bonus permanente per l’assunzione di giovani under 30 che, per il solo 2018, vale anche per i contratti stabili a chi non ha ancora compiuto 35 anni. Nel testo finale della Manovra si conferma inoltre lo sgravio del 50% dei contributi con tetto a 3mila euro per 3 anni, che scendono a 1 solo anno in caso di trasformazione a tempo indeterminato di un contratto di apprendistato. Il bonus è “portabile” senza limiti di età e sale al 100% per l’assunzione dall’alternanza scuola lavoro.

Cedolare secca al 10% per gli affitti per altri due anni: Non sarà stabilizzata ma arriva una proroga di due anni per la cedolare secca al 10% che si applica sui contratti concordati. Il testo finale della Legge di Bilancio “corregge” su questo punto le bozze circolate nei giorni scorsi che prevedevano invece una stabilizzazione a regime di questo meccanismo. Ora invece la norma prevede che si possa applicare “dal 2014 al 2019”, con una estensione quindi anche al prossimo biennio. Come già previsto nelle bozze, nel testo finale non entra una estensione del regime anche agli immobili “non residenziali”: rimangono quindi esclusi uffici e negozi.

Si alzano le soglie di reddito per ottenere il bonus Irpef da 80 euro. Secondo quanto si legge nel testo definitivo della legge di Bilancio approdata in Senato, il tetto di 24mila euro sale a 24.600 e quello di 26mila sale a 26.600. Sarebbero così salvi gli 80 euro dei dipendenti pubblici, che con il rinnovo del contratto supererebbero la soglia ad oggi vigente per ricevere il bonus.

Dichiarazione Iva precompilata per chi sceglie la e-fattura e appartiene al “popolo delle partite Iva”, cioè per negozianti, artigiani e professionisti che hanno una contabilità semplificata e scelgono, in via opzionale, di comunicare acquisti e compensi con le fatture elettroniche. In questo caso – prevede il testo finale della Legge di Bilancio – l’Agenzia delle Entrate “metterà a disposizione” le informazioni per i prospetti periodici, una bozza di dichiarazione annuale Iva e dei redditi e le bozze dei modelli F24 per il pagamento delle imposte.

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