Mattarella a Udine parla di sicurezza sul lavoro agli studenti del Bearzi e ricorda Lorenzo Parelli
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A pochi giorni dalle celebrazioni del primo maggio il capo dello Stato Sergio Mattarella ha affrontato il tema della sicurezza sul lavoro dalle aule della scuola frequentata da Lorenzo Parelli, lo studente morto a gennaio in un incidente nel suo ultimo giorno di alternanza scuola–lavoro. Il ragazzo, 18 anni, morì nel capannone di una fabbrica di Lauzzacco, in provincia di Udine. Prima di parlare agli studenti Mattarella ha avuto un colloquio a porte chiuse con i genitori e la sorella di Lorenzo.
Per la sua morte sono stati iscritti nel registro degli indagati per omicidio colposo: Pietro Schneider, 71 anni, legale rappresentante dell’azienda Burimec, e l’operaio Claudio Morandini, 58 anni di Rive d’Arcano, il primo collega a portargli soccorso, subito dopo che il 18 enne fu colpito dalla barra d’acciaio.
Assieme al presidente della regione Fedriga, Mattarella si è poi recato nella palestra dell’Istituto salesiano Bearzi di Udine: “anticipiamo la celebrazione della Giornata del Lavoro, in omaggio a Lorenzo e a tutti coloro che hanno perso la vita sui luoghi di lavoro, affinché si manifesti con piena chiarezza che non si tratta di una ricorrenza rituale o astratta ma di un’occasione di richiamo e riflessione”. “La sicurezza nei luoghi di lavoro – ha aggiunto Mattarella, è un diritto, una necessità, assicurarla un dovere inderogabile. Questa esigenza fondamentale sarà al centro della cerimonia di dopodomani, Primo Maggio, al Quirinale”, ha detto il Capo dello Stato.
Giovani e lavoro. Il capo dello Stato ha poi sottolineato che “la cronica mancanza di lavoro per le nuove generazioni è una questione che va affrontata con impegno e determinazione. Il ritardo che ci mette in coda alle statistiche europee, con il quale gran parte delle nuove generazioni riesce a trovare una occupazione non è condizione normale. Sono quindi apprezzabili i percorsi che accompagnano i giovani ad entrare nel mondo del lavoro – ha osservato Mattarella – Un mondo che deve rispettarli nella loro dignità di persone, di lavoratori, di cittadini. Che dia ai giovani quel che loro spetta, che consenta loro di esprimere le proprie capacità, affinché possano costruire il domani. È una necessità per il futuro stesso della intera società”.
Poi un pensiero all’Ucraina: “Nel momento in cui la ripresa sembrava avviata, anche con ritmi maggiori rispetto a molte delle previsioni, è intervenuta una guerra insensata, provocata dall’aggressione militare russa contro il popolo ucraino, che va sostenuto nella sua resistenza”.