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Mattarella scioglie le Camere: elezioni il 4 marzo

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E’ ufficialmente terminata la XXVII legislatura italiana. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopo aver incontrato nel pomeriggio il Premier Paolo Gentiloni, ha ricevuto e si è consultato anche con il Presidente del Senato Pietro Grasso e con quello della Camera Laura Boldrini e ha quindi provveduto a sciogliere le due Camere del Parlamento. Mattarella, ai sensi dell’articolo 88 della Costituzione, ha firmato infatti il decreto di scioglimento del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, che è stato poi controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri.

Gentiloni ha poi lasciato il Colle, facendo ritorno a Palazzo Chigi, dove è iniziata la riunione del Consiglio dei ministri, che ha approvato il decreto di indizione della data delle elezioni il 4 marzo. Il Premier porterà ora il decreto al Colle per la controfirma del presidente della Repubblica.

Dopo le elezioni le Camere saranno convocate per la prima seduta il 23 marzo. Seduta che servirà a eleggere i rispettivi presidenti.

“L’Italia non si mette in pausa e il governo non tira i remi in barca” aveva dichiarato in mattinata Paolo Gentiloni, durante la conferenza stampa di fine anno, ribadendo che fino alle prossime elezioni il Governo continuerà a governare nei limiti fissati dalla Costituzione e dalle leggi.

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