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Medio Oriente, Knesset vota risoluzione contro nascita Stato palestinese

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La Knesset ha votato a stragrande maggioranza una risoluzione che respinge la nascita di uno Stato palestinese. “Costituirebbe una minaccia esistenziale per Israele e i suoi cittadini, perpetuerebbe il conflitto israelo-palestinese e destabilizzerebbe la regione”, recita la Risoluzione. “Non c’e’ pace nè sicurezza per nessuno senza l’istituzione di uno stato palestinese in conformità con la legge internazionale” la replica di Abu Rudeina, portavoce del presidente Abu Mazen. “Queste decisioni – ha aggiunto – confermano l’insistenza di Israele e della sua coalizione di governo nel voler gettare l’intera regione nell’abisso”. Abu Rudeina ha quindi accusato gli Usa di essere “responsabili a causa della loro parzialità e del loro sostegno illimitato” a Israele.

Intanto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant avverte: “Se non si raggiungerà un accordo sugli ostaggi e sul cessate il fuoco a Gaza nelle prossime due settimane, il destino dei rapiti sarà “segnato”. Lo avrebbe detto durante alcune riunioni a porte chiuse ritenendo, in contrasto con l’opinione del premier Netanyahu, che siano maturate le condizioni per un accordo con Hamas.

Il ministro della Sicurezza nazionale israeliano – e leader di destra radicale – Itamar Ben Gvir è tornato oggi sulla Spianata delle Moschee (Il Monte del Tempio) a Gerusalemme. Lo ha riferito il sito Ynet. “Una provocazione inaccettabile” per il ministero degli Affari esteri della Giordania “che riflette le posizioni del l governo estremista israeliano con le sue misure unilaterali che fanno beffe delle leggi internazionali e degli obblighi di Israele come potenza occupante nella Gerusalemme”.

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