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Mega black out in Argentina ed Uruguay. Colpite anche alcune zone di Brasile e Cile

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E’ ripresa in parte l’erogazione dell’elettricità, dopo il black out che ha lasciato al buio Argentina, Uruguay e alcune zone di Brasile e Cile. Lo fa sapere l’agenzia nazionale per l’energia in un comunicato. Il governo però parla di “collasso” e avverte che ci vorranno diverse ore prima che la situazione torni normale.

Il governo ha emesso un comunicato nel quale si sostiene che il problema è partito nella centrale elettrica di Yaciretà, nella provincia settentrionale di Missiones. “Il guasto non è stato prodotto da cause umane, ma ha colpito tutta la rete nazionale”. In genere i problemi alla rete elettrica nelle città argentine arrivano in estate, a causa della mancanza di manutenzione, o non nei mesi freddi, come sono questi attualmente nell’emisfero Sud. Il ministero della Salute ha raccomandato ai malati domiciliati che dipendono da respiratori o macchine di recarsi negli ospedali più vicini, sperando che lì funzionino i generatori autonomi.

Il guasto ha paralizzato anche la rete ferroviaria e gran parte dei trasporti pubblici nelle aree colpite. Si è poi appreso che il mega-black out riguarda, oltre a tutto il territorio argentino, anche Uruguay, alcune città del Cile e del Brasile meridionale, coinvolgendo 48 milioni di persone. In Argentina la paralisi è totale, compreso il sistema di trasporti. Bloccate quattro province (Santa Fe, San Luis, Formosa e Tierra del Fuego) dove erano previste elezioni locali.

Le autorità, riferisce il quotidiano argentino La Nacion, hanno avviato una indagine per determinare le cause del black out. Allo stesso tempo, in un comunicato hanno reso noto che nelle regioni di Cuyo, Noa e Comahue è già iniziato il ripristino della corrente elettrica, e per arrivare a ristabilire il resto del sistema “si stima ci vorranno alcune ore”.

Il black out i è verificato nel giorno in cui l’11% degli argentini è chiamato a votare in elezioni regionali considerate molto importanti anche a livello nazionale visto che ad ottobre, si vota per le presidenziali. I seggi sono aperti, stamane i primi elettori hanno votato in scuole buie grazie alla luce dei loro cellulari. Il voto è cartaceo, ma si prevedono molti problemi per trasmettere i risultati dai seggi.

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