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Meloni alla COP27: “Sforzo comune contro il cambiamento climatico”. In Egitto colloquio con al-Sisi

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Una giusta transizione energica per una lotta contro il cambiamento climatico. È la ricetta di Giorgia Meloni intervenuta ieri (lunedì) alla COP27 a Sharm el Sheikh, in Egitto. “Sappiamo come sono i disastri climatici, lo abbiamo visto, soprattutto per il dissesto idrogeologico” ha detto la premier nel suo intervento, ricordando all’Europa che lotta contro il cambiamento climatico “è uno sforzo comune”. In questo senso, “l’Italia ha aumentato il contributo dei propri finanziamenti triplicando l’impegno con 1,4 miliardi di euro in cinque anni”.

Risollevare le sorti del pianeta, dunque, sembra essere l’obiettivo dell’Italia. Un obiettivo condiviso comunque con l’Unione Europea. Abbiamo “un obbligo verso i Paesi in via di sviluppo, dobbiamo costruire una transizione energetica giusta e inclusiva” ha scritto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel su Twitter. “L’umanità ha una scelta da compiere: cooperare sul clima o morire. Il mondo può decidere di andare verso una solidarietà sul clima oppure rischia un suicidio collettivo” ha ricordato il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres.

Per Giorgia Meloni l’occasione della conferenza sul clima è stata propizia anche per parlare dei casi Zaki e Regeni. Lo ha fatto nel corso di un incontro col presidente egiziano alSisi, a margine del vertice. In particolare si è parlato di diritti umani, quelli che per lungo tempo erano stati perduti. Il presidente egiziano ha espresso il suo desiderio che la visita di Meloni in Egitto dia un “nuovo impulso” alle relazioni tra Roma e Il Cairo, che “si basano su profondi legami storici con dimensioni politiche, economiche, di sicurezza e culturali”.

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