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Meloni in Emilia Romagna: “Il Governo c’è. Serviranno grandi risorse”

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La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha visitato ieri le zone alluvionate dell’Emilia Romagna, la Regione più colpita dal maltempo con frane e alluvioni che hanno provocato morti e sfollati.

“Il lavoro nostro è garantire risposte immediate – ha spiegato – C’è un Consiglio di ministri convocato per martedì, c’è tutta la giornata di lunedì per ottimizzare i provvedimenti”.

Meloni è stata accolta all’aeroporto dal viceministro Galeazzo Bignami per fare la sua prima visita in una grande azienda agricola devastata dall’alluvione. Da lì un giro per le frazioni del ravennate, tra i cittadini e i tantissimi volontari ancora impegnati a spalare il fango reso ancora più duro dal sole che per tutta la giornata ha scaldato il territorio.

Il programma resta riservato per molte ore anche per evitare “passerelle”, racconta la premier uscendo dalla Prefettura di Ravenna ai giornalisti che la inseguono fin dall’ora di pranzo, quando dopo essere atterrata a Rimini fa perdere le sue tracce, mentre sui social girano video amatoriali del suo sopralluogo tra i paesi alluvionati. Paesi in cui presto, quando l’emergenza sarà finita, si recherà anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per portare solidarietà e vicinanza alle popolazioni colpite.

“Non è il momento delle passerelle – ha detto la premier – Ho parlato con il presidente Bonaccini, con i sindaci, con la Protezione civile per capire quali debbano essere le cose prioritarie. E’ stata una tragedia – ha ribadito ancora la premier – ma noi dalle crisi possiamo sempre rinascere forti, può essere anche un’occasione di mostrare quanto l’Italia sappia essere concreta“.

“Il compito del governo e dello Stato, oltre all’incredibile lavoro della Protezione civile, delle forze dell’ordine, delle forze armate, dei vigili del fuoco e della guardia costiera, è garantire risposte immediate”, sottolinea la premier. “Le prime risorse saranno per l’emergenza e per tutti i provvedimenti necessari a esentare le aziende e i cittadini dal pagamento delle imposte – aggiunge -. Bisognerà poi lavorare sugli indennizzi e sulla ricostruzione: per questo saranno prima necessarie una stima completa e una semplificazione per quando riguarda le procedure”.

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