ART News

Agenzia Stampa per emittenti radiofoniche

Messina Denaro: ecco il ruolo di Laura Bonafede

3 min read

E’ quello di Laura Bonafede il nuovo nome associato all’ex superlatitante Matteo Messina Denaro. La maestra elementare 56enne, infatti, sarebbe stata amante del capomafia; proprio in queste ore è stata arrestata dai carabinieri del Ros e tradotta in carcere con l’accusa di favoreggiamento e procurata inosservanza di pena, aggravati dall’aver agevolato Cosa Nostra. La Bonafede, è la figlia dello storico boss di Campobello di Mazara, Leonardo Bonafede. La donna, nel corso della lunghissima latitanza del boss, si sarebbe occupata di una serie di attività volte alla cura del “protetto” sotto ogni punto di vista: dalla spesa, alle attività prettamente economiche, fino ad ogni più piccola necessità, al fine di non far esporre il boss a rischi inutili. Il saldo rapporto amoroso, amicale e “professionale”, si è evinto dai pizzini rinvenuti in alcuni dei covi di Matteo Messina Denaro. I due interagivano attraverso un particolare codice segreto. Non mancavano gli incontri de visu, come testimoniato dalle riprese delle telecamere di un supermercato di Campobello, che ritraggono l’uomo e la donna parlare davanti ad un bancone frigo.

Laura Bonafede, lo ricordiamo, è cugina del geometra Andrea Bonafede, che ha prestato l’identità al boss; cugina del dipendente comunale, anche lui di nome Andrea Bonafede, che ha provveduto a fargli avere le ricette mediche necessarie alle terapie da affrontare per le cure del cancro; e cugina di Emanuele Bonafede, uno dei faccendieri del padrino arrestato insieme alla moglie; nonchè, moglie del mafioso ergastolano Salvatore Gentile, in carcere per aver commesso due efferati omicidi commissionati proprio da Matteo Messina Denaro.

Scrive il gip Alfredo Montalto nell’ ordinanza di custodia cautelare che ha disposto il carcere per Laura Bonafede. “La cura quasi maniacale del latitante nell’ annotazione di qualsiasi accadimento della sua vita, nella tenuta di diari e quaderni in cui trascriveva anche commenti, non può fare dubitare dell’esistenza di materiale di ben altra importanza sugli affari criminali di Messina Denaro custodito in altri covi non ancora individuati “. Da qui emerge anche il rapporto epistolare e non soltanto tale, tra il Messina Denaro e la Bonafede, quest’ultima intercettata dalla polizia almeno fino a due mesi prima della cattura dell’ex latitante. La donna sarebbe dunque tra le persone che maggiormente hanno curato e salvaguardato la clandestinità del boss, sin dagli anni ’90, ininterrottamente.

È indagata per favoreggiamento e procurata inosservanza di pena anche Martina Gentile, figlia di Laura Bonafede. La procura aveva chiesto per la ragazza gli arresti domiciliari, ma il gip ha rigettato l’istanza per mancanza dei gravi indizi di colpevolezza.

Laura Bonafede e Matteo Messina Denaro avrebbero anche convissuto per lunghi periodi in diversi momenti della latitanza, tanto che Martina Gentile veniva trattata dal boss come una vera e propria figlia: affetto ricambiato e vicendevole.
I carabinieri hanno trovato una lettera scritta da Martina al capomafia che svela secondo il gip “un affetto quasi filiale nei confronti di Messina Denaro, affetto, peraltro, intensamente contraccambiato da quest’ultimo, che apprezzava soprattutto, l’adesione di Martina ai valori mafiosi del nonno, Leonardo Bonafede mettendola a confronto con i differenti comportamenti della propria figlia naturale”. Va detto che secondo le dichiarazioni della stessa Gentile, il rapporto con Messina Denaro si sarebbe interrotto nel Dicembre 2022.

L’inchiesta è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia, dall’aggiunto Paolo Guido e dal pm della Dda Gianluca de Leo. I carabinieri e i pm della Procura di Palermo continuano senza sosta le indagini per assicurare alla giustizia tutti gli elementi della rete che orbitava intorno al boss. Come sia stato possibile, dopo anni e anni di ricerche meticolose e determinate nel territorio compreso tra Castelvetrano e Campobello di Mazara, non riuscire a catturare il padrino, è qualcosa che ancora lascia senza una ragionevole spiegazione coloro che stanno lavorando sul caso.
Ancor più criptico il tutto, se consideriamo gli strumenti sempre più sofisticati a disposizione.

Autore