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Migranti, Aquarius verso Marsiglia chiede di attraccare ma da Parigi arriva il no: “Serve una soluzione europea”

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Dirigersi verso Marsiglia “è l’unica opzione che abbiamo” per permettere all’Aquarius di “continuare la sua missione” di salvataggio dei migranti, ha spiegato il direttore di Sos Mediterranee, Frederic Penard. E’ questo l’appello della Ong a cui il governo francese, attraverso fonti vicine al premier, Edouard Philippe, risponde in modo evasivo: “Cerchiamo una soluzione europea secondo il principio del porto sicuro più vicino”.

Contro l’Aquarius alza il muro anche il portavoce del governo francese, Benjamin Griveaux: “L’umanità, significa lasciare attraccare la nave nel porto più vicino e più sicuro. E’ attraverso la cooperazione con i nostri partner europei che forniremo una soluzione. Non cadiamo nella trappola che alcuni ci tendono”, sottolinea Griveaux.

“Volendo fare di Marsiglia il loro porto di arrivo, i passeurs dell’Aquarius vogliono mettere i francesi di fronte al fatto compiuto. E’ inammissibile. L’Aquarius non deve attraccare”: lo scrive la presidente del Rassemblement National (ex Front National), Marine Le Pen, in un tweet pubblicato dopo la richiesta.

A bordo dell’Aquarius ci sono 58 migranti salvati domenica mentre erano alla deriva nelle acque internazionali, e altri recuperati nei giorni precedenti. Al momento l’imbarcazione si trova attualmente a “circa 3 giorni” di viaggio da Marsiglia.

Dall’inizio della crisi scatenata quest’estate dalla chiusura dei porti italiani ai migranti la Francia non ha mai accettato di far sbarcare navi umanitarie, sostenendo che in virtù del diritto marittimo i naufraghi devono essere sbarcati nel “porto sicuro” più vicino. A giugno la stessa nave era stata al centro di una crisi diplomatica dopo avere recuperato 630 migranti al largo della Libia: allora sbarcarono in Spagna a seguito del rifiuto di Italia e Malta di accettarli. Lo scenario si è ripetuto ad agosto per 141 migranti sbarcati poi a Malta.

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