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Migranti: tensione tra Italia e Francia. Domani i 28 riuniti a Vienna

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Continua il botta e risposta tra Italia e Francia sui migranti. “Il principale avversario di Macron, sondaggi alla mano, è il popolo francese. Anziché dare lezioni agli altri governi spalanchi le proprie frontiere, a partire da quella di Ventimiglia. E la smetta di destabilizzare la Libia per interessi economici”.

Così il vicepremier e ministro dell’Interno, Salvini, controreplica proprio a Macron che dopo l’incontro tra Italie e Ungheria aveva dichiarato: “Hanno ragione, sono il loro oppositore principale. Non cederò niente ai nazionalisti e a coloro che difendono i discorsi di odio”.

Poi su Twitter Salvini rincara la dose: “In mare non è rimasta più nessuna Ong. Abbiamo fatto più noi in tre mesi di governo che il Pd in 5 anni. Noi andiamo avanti, senza paura, non saranno inchieste o minacce a fermarci”

Intanto il presidente di turno austriaco del Consiglio Difesa Ue, il ministro Mario Kunasek, domani presenterà ai suoi omologhi dei 28, riuniti a Vienna, un documento con cui propone che i militari dei Paesi europei siano impiegati a supporto di Frontex, per logistica, trasporto, e ricognizioni, e in casi particolari, anche in operazioni di controllo delle frontiere esterne, per contenere i flussi migratori.

L’Italia invece proporrà di modificare la normativa Ue sulla gestione degli sbarchi dei migranti. Il ministro Elisabetta Trenta punterà a introdurre negli accordi “una rotazione dei porti di approdo, per fare in modo che non sia più solo il nostro Paese a farsi carico del problema, ma anche gli altri Stati”.

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