Milan, la situazione è drammatica ma non ancora del tutto compromessa

Situazione critica in Casa Milan all’indomani della decisione Uefa, tuttavia ci sarebbe ancora una possibilità che potrebbe evitare il peggio

All’indomani dalla bocciatura da parte della Uefa in merito al Settlement Agreement, in Casa Milan si ragiona sul da farsi, in attesa della decisione “finale”, in arrivo a metà Giugno. Una bocciatura dai risvolti drammatici che oltre a bloccare il mercato in entrata potrebbe portare all’esclusione dalle Coppe a fronte di un buco da 100 milioni di euro. Chiaramente bisognerà attendere, prima di creare allarmismi, il primo a risentirne potrebbe essere il mercato, pianificato in maniera dettagliata da Fassone e Mirabelli ed ora stoppato bruscamente, in attesa di conoscere quale sanzione infliggerà la Uefa alla società rossonera. Mercato dal quale erano già emersi nomi interessanti, tutti di spessore come ad esempio Dembelé, in scadenza di contratto con il Tottenham nel 2019, per la fascia sinistra è forte l’interesse per Augustinsson, svedese del Werder Brema, in elenco c’è anche Cristiano Biraghi, reduce da una buonissima stagione con la Fiorentina. E per l’attacco si è parlato tanto di Cavani come di Morata e Belotti, nonchè Baselli, altro centrocampista seguito da più squadre in Italia. Ora però le priorità sembrano essere altre, la situazione non è incoraggiante ma la società ne verrà fuori nel migliore dei modi, come sempre fatto, sicuramente dopo un’attesa snervante.

Tuttavia c’è una possibilità di uscita da questa drammatica situazione, potrebbe non bastare ma è pur sempre un’idea che a mali estremi tornerebbe fonte di salvezza: Elliott potrebbe rilevare il Milan ma il rischio è che non basti. L’UEFA vuole proprietà stabili, quindi Elliott dovrebbe garantire di controllare il club a lungo, non di prenderlo per poi venderlo nuovamente. Certo è una remota possibilità, probabilmente l’ultima che la società prenderebbe in considerazione.

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