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Milan-Roma, Panucci: «Tornare per allenare? Roma, sarebbe davvero un sogno»

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Milan-Roma evoca ricordi, emozioni e sensazioni non solo ai tifosi ma soprattutto a chi certe partite le ha giocate con entrambi i colori. Parliamo di Christian Panucci, attuale CT dell’Albania e doppio ex dell’anticipo in programma venerdì sera. Panucci in una recente intervista rilasciata a Gazzetta dello sport ha espresso tutta la propria passione ed un particolare desiderio professionale: «Milano è stata la mia fortuna. Ci sono arrivato a 20 anni e a Milanello ho trovato compagni straordinari che mi hanno cambiato la mentalità. Il Milan significa scudetto, Champions, profumo d’Europa, cultura del lavoro ed educazione calcistica. Gente come Tassotti, Baresi, Maldini e Donadoni mi ha fatto capire la strada giusta. Allenamento alle dieci e mezza, io arrivo puntuale alle dieci e trovo Baresi che è lì dalle nove e trenta. Qualcosa mi dice che ho comunque sbagliato orario… Quel nucleo di giocatori a mio parere è irriproducibile».

SUL MILAN DI OGGI- «Il Milan mi piace, l’anno scorso ha fatto una grande campagna acquisti e ha tutto per migliorare il sesto posto. Lo metto fra le cinque che si giocheranno la Champions. Così come la Roma, che però si è un po’ indebolita. Ha perso giocatori importanti: Nainggolan accendeva la luce, Strootman era un guerriero. Kluivert è bravo, ma da valutare. Cristante e Pellegrini invece sono il futuro azzurro». 

SU MALDINI-«Mi viene da ridere quando sento dire che Paolo non ha esperienza per fare il dirigente. Il calcio e il Milan sono il suo mondo, ha sulle spalle quasi mille partite e quindi vi chiedo: saprà parlare alla squadra o ‘vedere’ un giocatore? Nel pallone serve gente che ha fatto calcio, perché c’è anche chi ci entra arrivando da un altro mondo. Maldini ha trasmesso a tutti noi i valori del Milan. L’insegnamento più importante che mi ha dato è in questa sua frase: ‘Il mio avversario più grande sono io stesso’. L’accoppiata con Leonardo mi piace molto, sono due persone per bene e Leo è un dirigente esperto. Possono costruire un Milan vincente». 

DIFESA ROSSONERA- «Conti-Caldara-Romagnoli-Calabria una linea difensiva tutta italiana è qualcosa che mi piace molto, il Milan del passato ha fatto tanta strada partendo da questa base. In prospettiva sono tutti molto forti, starà agli allenatori perfezionarli». 

SU GATTUSO E DI FRANCESCO- «erano giocatori di quantità che ora sono allenatori con caratteri molto tosti. Hanno idee chiare, fanno giocare bene le loro squadre, tirano fuori il meglio dai giocatori. Eusebio ha già fatto vedere il proprio valore, anche al Sassuolo: per Rino è l’anno in cui dimostrare di essere un tecnico importante».

ALLENARE A ROMA- «Allenare un giorno a Roma o Milano? Tornare dove si è giocato è molto bello. Roma, in particolare, sarebbe un sogno per le emozioni vissute. Auguro a Di Francesco di restare tanti anni, ma spero che la vita e il destino prima o poi mi portino lì». 

 

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